Catania, Pop & Street Art: Banksy e Warhol a confronto

Catania, Pop & Street Art: Banksy e Warhol a confronto

Fino al 2 giugno, Palazzo della Cultura ospita i due artisti più famosi dell’arte contemporanea.

CATANIA. La celebrità sovraesposta di Andy Warhol e l’anonimato di Banksy a confronto, in una mostra inedita. Due artisti internazionali che hanno rivoluzionato il modo di comunicare nel mondo dell’arte degli ultimi 50 anni. Pop art e Street Art. Warhol e Banksy a confronto nei due grandi temi comuni a entrambi: la musica e il cinema. 

A Catania fino al 2 giugno, Palazzo della Cultura ospita i due artisti più famosi dell’arte contemporanea in una mostra curata da Sabina de Gregori e Giuseppe StagnittaOltre 100 opere esposte tra le più celebri dei due artisti, certificate e provenienti da famose collezioni private di tutto il mondo e da importanti gallerie d’arte (da Londra, a Dubai alla Fondazione Warhol). Dalla Kate Moss sensuale di Banksy nella posa della Marilyn realizzata da Warhol nel 1962, al famoso muro con la Bambina con l’Hula Hoop di Banksy, realizzato con la tecnica stencil a Nottingham nel 2020 e per la prima volta in assoluto esposto in Italia; al dipinto di Lincoln, Winston Churchill e la Regina Elisabetta di Banksy;al Self Portrait del 1967, i ritratti politici di Mao e Lenin e quelli di Mick Jagger, Billy Squier e Judy Garland di Warhol.

Un confronto inedito, tra due artisti e due personalità apparentemente distanti: la celebrità di Andy Warhol, famoso e onnipresente, l’artista più fotografato al mondo, contro l’anonimo Banksy che non ha mai posato per una foto e che rischia l’arresto da Disneyland alla Palestina, rendendo la sua arte un evento mediatico mondiale. Da una parte, dunque, Warhol e le sue opere divenute un prodotto di consumo e il suo nome un vero e proprio brand, e dall’altra Banksy grande esperto di comunicazione che continua a far parlare di sé trasformando il vandalismo di strada in un evento internazionale da prima pagina, capace di raggiungere l’intero pianeta. “Due artisti che ci siamo divertiti molto a mettere a confronto – afferma Sabina de Gregori, autrice della prima monografia in Italia su Banksy – da una parte Andy Warhol che è l’ipervisibilità di sé stesso mentre Banksy ancora oggi è anonimo. Il primo paragone tra i due artisti è proprio questa differenza di visibilità che come tutte le loro opere fa un percorso circolare, che anche se uno va a destra e l’altro a sinistra, poi s’incontrano nello stesso punto”. “Nel lavoro di Banksy è esplicito il riferimento a Warhol, anzi è così esplicito che lo stesso Banksy nel 2007 a Londra intitola la sua mostra Banksy Vs Warhol, facendo già il primo paragone lui – aggiunge Stagnitta – anche se io faccio parte della curatela dalla parte Warhol, ho approfondito lui nella mia esperienza. Cosa ci comunica con questa provocazione? In realtà che c’è un percorso che inizia da Duchamp e arriva fino a oggi in cui non si dà molta importanza all’oggetto ‘arte’ ma si dà più importanza al personaggio; cioè l’uomo/artista diventa arte stessa, é la sua performance. Warhol quando tornava a casa si toglieva la parrucca, quella era una sua azione giornaliera, molte volte quando veniva invitato ai parties o alle inaugurazioni mandava dei sosia, e lui restava a casa. Per cui la loro vita in comune è questa. La loro vita è stata una performance”. E tra gli altri punti in comune aggiunge de Gregori: “Anche il concetto della Factory, che in Warhol era espressa, riconosciuta e promossa; si sapeva chi era coinvolto, circolavano immagini ed era un luogo dove potere andare; mentre Banksy, ha sicuramente ha una factory, di persone che se non lo sostituiscono, quanto meno lo assistono per fare quello che deve fare. Quindi emerge il nome dell’artista ma intorno hanno una rete di persone che li aiutano nel lavoro. E poi sì è vero la perdita di senso rispetto all’oggetto dell’arte che per Banksy forse coincide un po’ di più invece con il senso che mette nelle opere, per lanciare dei messaggi, chiari. La sua é un’azione, una forma di protesta contro un sistema”. 

La mostra è prodotta ed organizzata da E-VENTI di Massimo Costantino e Marco Ugo Grimaldi.

Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00 – Palazzo della Cultura di Catania, via Vittorio Emanuele II, 121. Per informazioni www.warholbanksy.com


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