Renna, un messaggio prorompente: "Figli a scuola da veri devoti"

L’ammonimento di Renna: “Figli a scuola da veri devoti”

Un intervento forte contro la dispersione scolastica espresso dall'arcivescovo nella sera delle reliquie di Sant'Agata.

CATANIA. Molte volte Catania dimentica in fretta. Meno di un mese fa Valentina Giunta è stata ammazzata dal figlio 14enne. Tre coltellate mortali inferte nella casa di via Di Giacomo nel cuore di San Cristoforo.
Un baby killer che ha confessato dopo una notte di fuga l’assassinio della madre colpevole di volerlo allontanare da quel quartiere pieno di ‘tentazioni negative’ e dal padre detenuto che lui considerava ‘un leone’.

Una storia tragica e drammatica ma che accomuna molte famiglie in quella periferia in pieno centro a Catania. Dove l’evasione scolastica tocca punte percentuali altissime, come ha certificato il presidente del Tribunale dei Minori alla Commissione Antimafia regionale. Qui dove si spaccia incuranti della presenza dei minorenni. Inquietante é l’immagine di una madre che smercia stupefacenti con il figlioletto in braccio. Pezzi di puzzle che vanno incastrati per poterne cambiare la forma.

Ma se Catania si gira dall’altra parte, l’arcivescovo Luigi Renna riporta tutto davanti agli occhi con l’omelia del 17 agosto per le festività agatine. Le sue sono parole dirette. Precise. Uno schiaffo in piena faccia. Perché la devozione non è solo apparenza ma è soprattutto sostanza. Il j’accuse è ai genitori, ma il cambiamento dipende da ognuno. L’indifferenza ci rende complici.

“Chi mette il sacco di Sant’Agata ai propri figli è un devoto, ma se poi lo accompagna a scuola, se ci tiene che cresca con la stessa bellezza del cuore che ha avuto Sant’Agata, è un vero devoto! Lo so che per molti di voi è difficile seguire i figli, ma lasciatevi aiutare! Quale è la tua croce? E’ la tua responsabilità di genitore, di educatore, di padre e di madre: così segui il Signore. Così potrai tenere la corda del fercolo”.
Renna è tranciante. Non ci sono mezze misure. L’Arcivescovo sin dal primo momento ha voluto tracciare un sentiero puntando alle giovani generazioni. Alla loro formazione. E quindi al loro cambiamento.
Renna guarda alle tante mamme, come Valentina, che diventano eroine silenziose semplicemente accompagnando ogni giorno i loro figli a scuola. Insegnando la cultura del sogno.


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