CATANIA – “Le case popolari del passato sono state pensate distanti dal centro della città. Oggi lanciamo un nuovo messaggio: quello di ripartire dal centro urbano senza aumentare la cubatura. Non mi sembra una cosa da poco”.
Gongola il presidente dell’Istituto autonomo case popolari, Angelo Sicali. Figura dal curriculum pieno di tante cose ma che, alla guida dell’Iacp sta sperimentando – forse più di qualunque altra volta – la scommessa di rilanciare temi come l’efficientamento sismico, la street art ed il cosiddetto social housing che parevano essere stati accantonati in cantine stracolme di polvere.
Cantieri per 43 milioni
Nell’intervista-video a LiveSicilia, Angelo Sicali ribadisce la mole di lavoro condotto all’Istituto: “Ci sono in ballo cantieri per 43 milioni di euro, 30 milioni riguardano fondi complementari al Pnrr. E consegniamo ben due anni prima i tempi normali perché riusciamo ad arrivare prima del cronoprogramma previsto. Titolo di merito per i miei uffici e le imprese aggiudicatarie dei lavori”.
Social housing a Catania
Questa mattina, intanto, in Corso Indipendenza si inaugurano ventuno alloggi in social housing destinati a giovani coppie e a donne che hanno subito violenza: sperimentando anche il co-housing per gli anziani. Di recente, l’Anac ha riconosciuto l’Iacp come Stazione appaltante qualificata, con tutto ciò che ne conseguirà.
Se non è una rivoluzione, poco ci manca.