CATANIA – Ultimi centottanta minuti e voglia matta di riprendersi tutto quello che è stato perso. La corsa contro il tempo per il Catania o forse la magra speranza di agguantare qualcosa di insperato nelle ultime due gare. Chi ha tempo non aspetta tempo diceva un vecchio adagio e forse i rossazzurri hanno dilapidato tutto e di più in questo campionato. Per di più domenica sarà il derby del silenzio assoluto: tifosi del Catania mareggiati, delusi e ormai svuotati e tifosi del Siracusa forzatamente esclusi dal Massimino. Ergo gara per pochi intimi per una sfida dal sapore amaro per gli etnei ed invece tremendamente stuzzicante e dolce per gli aretusei dell’ex Andrea Sottil. Trenta i punti del Siracusa nelle ultime 15 giornate, mentre sono solo 15 per il Catania esempio emblematico di come il Siracusa vola ed il Catania invece è in piena caduta libera.
Orgoglio, passione e tanto altro, vuole questo Pietro Lo Monaco che oggi in conferenza stampa ha cercato di spiegare il momento assurdo del campo, affrontando le prospettive future con ancora a capo la proprietà Pulvirenti ma soprattutto ha lanciato dei messaggi chiari e di distensione alla tifoseria: “I primi ad essere sconcertati per l’andamento imprevedibile del campionato siamo proprio noi della società. Eravamo sesti in classifica più i punti di penalizzazione eravamo terzi o quarti; era una squadra che aveva fatto un campionato competitivo, da alta classifica. Questa squadra ha spento la luce, è andata in tilt ed è diventata un’altra squadra. Non ho una spiegazione di tutto ciò perché se l’avessi avrei trovato anche la soluzione. Eventuali promozioni non arrivano perché ti chiami Catania. Si vince con l’organizzazione, con la mentalità, con il rispetto delle regole, non solo con i soldi investiti. Chi dà il diritto a tutti di ergersi da giudici, non si vince se non si è sani”
“Comprendo lo stato d’animo dei tifosi perché hanno avuto un’ennesima amarezza, capisco anche il gesto eclatante della Curva Nord perché non è facile non andare allo stadio. Il Catania è sempre stata una squadra da amare, io ho un augurio che i tifosi possano ritornare allo stadio, crederci fino all’ultimo. Mi sembrava giusto eliminare la giornata rossazzurra perché aveva poco senso. Se non fosse stata una mancanza di rispetto verso gli abbonati avrei promosso l’ingresso libero per la gara col Siracusa”.
Capitolo formazione: Pulvirenti studia le soluzioni migliori, ma le buone notizie arrivano dal recupero del brasiliano Gil in difesa. Ci sarà ancora spazio per i giovani Manneh e Di Stefano, mentre sono da valutare le condizioni di Russotto che potrebbe partire dalla panchina. Catania che dunque potrebbe tornare al 4-3-3 con Pisseri in porta, difesa a quattro con Parisi, Gil, Marchese e Manneh, mentre a centrocampo tridente formato da Bucolo, Scoppa e Di Stefano con Mazzarani a supporto di Pozzebon e Di Grazia.