CATANIA – Un viaggio affascinante che vuole rendere omaggio alla dinastia dei Florio. Una delle più ricche e potenti famiglie di Sicilia e d’Europa. Che diede un’impronta fondamentale nella storia dell’isola. Pionieri, partiti dalla Calabria, i Florio si trasferirono a Palermo alla fine del Settecento dove furono gli artefici di un impero commerciale immenso. Che spaziava in vari settori. Dallo zolfo al vino, alla finanza, alla navigazione e i protagonisti di una straordinaria ascesa sociale ed economica.
Danzando l’Ottocento
Parte da qui il progetto di Lucia Siragusa maestra di “Danzando l’Ottocento” che assieme al marito Gino Intemerato che ne è il presidente e al suo maestro e mentore dei balli storici Patrich Visseq ha pensato di portare sulle scene del Teatro Massimo Bellini di Catania la storia di Donna Franca Florio. Ossia la baronessa Francesca Paola Jacona di San Giuliano che sposò non ancora ventenne Ignazio junior Florio. Ebbe un ruolo importante nei tanti affari del marito, ma fece della sua casa un centro sociale, culturale, raffinato tra cene danze. Accoglieva personalità di spicco, intellettuali e i regnanti di tutto il mondo.
“Mi ha colpito l’immagine di questa donna cultrice della bellezza – ha sottolineato Lucia Siragusa – musa assoluta dell’epoca, bellissima, colta, generosa, brillante conversatrice e piena di charme. Fu una delle grandi protagoniste della Belle Époque anzi ne fu l’animatrice.
Nei suoi salotti si avvicendavano scrittori, musicisti, poeti: da Oscar Wilde a Robert de Montesquiou, da Puccini a Trilussa. Definita ‘l’unica’ e “La divina” dal suo grande amico Gabriele D’Annunzio, “Stella d’Italia” dal Kaiser Guglielmo II, Donna Franca era “la regina di Palermo”.
Di nobile famiglia siciliana, nata a Palermo il 27 dicembre 1873, trasformò Palermo in una delle capitali europee e in suo onore abbiamo voluto che questo spettacolo andasse in scena il 27 dicembre in ricordo dei suoi natali “.
Al Teatro Massimo Bellini
Il Teatro Massimo Bellini sarà lo scenario in cui rivivranno i famosi balli dell’epoca di Donna Franca, che erano inni al tempo che fuggiva e anche un tentativo di fermare la decadenza di un’aristocrazia che stava per svanire. “Abbiamo voluto rappresentare lo splendore dell’epoca dei Florio ma anche l’inizio del declino – continua Lucia Siragusa – cosa di cui donna Franca era consapevole, essendo intelligente, amante del gusto, della moda, elegante, abituata al lusso e soprattutto ai costosissimi gioielli che il marito le regalava per compensare le sue infedeltà. Il tutto danzato e narrato”.
Assisteremo alla ricostruzione di uno scenario d’epoca e il pubblico potrà rivivere l’atmosfera magica del leggendario ballo di fine anno in casa Florio. Tra luci scintillanti, abiti eleganti e le musiche di Strauss e Verdi che animano valzer, polch , quadriglie e mazurche.
Tante storie di passione, ambizione, segreti nascosti dietro una festa sontuosa. Ogni passo di danza vuol dire gentilezza, eleganza, garbo, buone maniere secondo i dettami seguiti da “Danzando l’Ottocento“ l’unica scuola di ballo iscritta alla Federazione “Cercle Terpsichore” con sede a Montpellier, centro di studi e ricerche degli antichi scenari storici, dei costumi e delle coreografie.
Questo è il punto di forza di “Danzando l’Ottocento”. “Siamo l’unica scuola di balli storici che risale alle fonti originarie e consulta i manuali e le riviste dell’epoca, i nostri costumi sono realizzati tenendo conto dei modelli e delle stoffe dell’epoca storica di appartenenza“. Per questa precisione che riguarda pure le pettinature, oltre che i costumi “Danzando l’Ottocento” ha suscitato l’interesse e gli apprezzamenti di trasmissioni come “Ballando con le stelle”, di “Paese che vai” su Rai 1 e la partecipazione a fiction come Il Gattopardo.

