Catania, studenti in piazza chiedono la liberazione di Khaled

Catania, studenti in piazza chiedono la liberazione di Khaled

Studente italo-palestinese arrestato in Israele
DIRITTI CIVILI
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CATANIA – Ieri gli studenti dell’Università degli studi di Catania hanno manifestato la loro solidarietà nei confronti di Khaled El Qaisi. Studente italo-palestinese dell’università La Sapienza di Roma, è stato arrestato di fronte alla famiglia durante una vacanza. È detenuto in regime di isolamento da ormai un mese.

Gli interrogatori

“Khaled in Israele è sottoposto a continui interrogatori nel tentativo di costruire un’accusa, che ad oggi ancora non esiste. Dopo una lunga e ingiusta detenzione rischia un processo – affermano i ragazzi -. Un processo basato su ciò che può essere estorto con metodi che in Italia ed Europa sono considerati a ragione tortura. Anche in assenza di accuse potrebbe subentrare la detenzione amministrativa: l’incarcerazione arbitraria senza processo o possibilità di appello”.

La Farnesina

“In Israele tutto questo è legale, applicato attualmente a oltre mille palestinesi con periodi di reclusione medi di cinque anni – prosegue una nota dei ragazzi -. Nonostante un cittadino italiano sia privato della propria libertà e sottoposto a un trattamento così pesantemente contrario ai più basilari diritti umani il Governo e la Farnesina non intendono intervenire. Il ministro Tajani sostiene che la giustizia israeliana debba fare il suo corso, ma date le condizioni non è chiaro a quale giustizia si riferisca”.

La manifestazione

Di fronte a questa “gravissima situazione” gli studenti di Catania e decine di altre città nel paese hanno manifestato ieri. Chiedono una presa di posizione degli atenei, della comunità accademica e l’immediato intervento del Ministero degli Esteri. Che si intervenga in favore della liberazione di Khaled El Qaisi.

L’Università

La governance dell’ateneo di Catania, nella figura del Direttore Generale La Via, affermano sempre i ragazzi, a seguito di un incontro con una delegazione di studenti, “si è impegnata a convocare a stretto giro gli organismi dirigenti dell’università”. L’obiettivo sarà “esprimere sostegno alla campagna per la liberazione di Khaled e condanna per le metodologia arbitrarie e antidemocratiche di Israele”.


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