CATANIA. L’anno, sulle strade di Catania, comincia oggi. Tra la Circonvallazione, la Tangenziale ovest, e tutto il resto degli ingressi per la città, quella di oggi è stata il prima giornata post festività. E le scene alle prime ore del mattino, tra le 7.30 e le 9, sono come sempre da panico. Intere code di automobili. Fiumi di vetture che si riversano a migliaia e che hanno per affluenti le stradine secondarie pensate come scorciatoie e che finiscono con l’intasare ancor di più il traffico. Tra la riapertura delle scuole, quella degli uffici, della Cittadella universitaria ed i lavori della Fce con tanto di restringimento di carreggiata tra le rotonde della Circonvallazione, si può arrivare ad impiegare anche più di un’ora per raggiungere il centro della città.
E’ un piano viario che non funziona, certo. Ma è anche un piano dei trasporti che è fermo: in preda a lavori interminabili ed ad una cultura dei mezzi pubblici che non esiste semplicemente perché non esiste un servizio capace di andare incontro alle esigenze di pendolari e cittadini (Parcheggi scambiatori docet). Ed allora, di traffico si può anche morire, metaforicamente parlando s’intende. Il modo peggiore per cominciare la settimana e, se vogliamo, il nuovo anno. Che davvero sulle strade della città è cominciato oggi.