Il ruggito di 'Scateno': "Lacchè!", Schifani risponde...

Il ruggito di ‘Scateno’: “Lacchè!”, Schifani risponde…

Il botta e risposta, dopo l'assalto di Cateno De Luca.
PALAZZO DEI NORMANNI
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Scateno, al secolo Cateno De Luca, ruggisce. Il malore che lo ha tenuto lontano dal campo da gioco della politica è acqua passata. Ecco l’ex sindaco di Messina e competitor di Schifani, con la piazza d’onore alle regionali, che racconta il frangente a suo modo, chiacchierando con i cronisti a Palazzo dei Normanni. “Questa giunta di governo – dice De Luca, ripreso dall’Ansa – è una grande delusione. Per 48 ore mi stavo innamorando di Schifani, un presidente che sembrava voler dire no alle impostazioni romanocentriche. Una illusione che è durata 48 ore”.

“Una giunta al ribasso – prosegue il leader di ‘Sicilia Vera’ – che rispetto a quella che stiamo varando noi, con il nostro governo di liberazione, avrà filo da torcere. Una giunta, la nostra, basata su competenze e non sull’essere moglie di qualcuno o lacchè di qualche altro”. Ma che cos’è il sedicente ‘governo di liberazione’? Lo stesso Scateno l’aveva definito in una intervista con il nostro giornale: “Niente inciuci. Noi avremo il nostro governo di liberazione per incalzare quello eletto. Presenteremo disegni di legge e ci daremo da fare con chi ci sta”.

E, in quella chiacchierata, c’era una facile profezia sul futuribile scontro tra l’ex presidente dell’Ars e l’attuale presidente della Regione: “Miccichè è un buono, non è ombroso. Non coltiva rancori, né vendette, è così, spontaneo. Mentre Schifani… Mi pare che sia all’opposto da molti punti di vista. Non penso che avranno un rapporto semplice”.

Il presidente Schifani replica con invidiabile aplomb: “Prima di parlare di ‘grande delusione’ e di ‘giunta al ribasso’ ritengo che il mio governo vada giustamente messo alla prova senza pregiudizi. Personalmente svolgerò un attento e rigoroso ruolo di coordinamento e di stimolo nei confronti della mia squadra di governo che gode della mia fiducia. Con l’onorevole Cateno De Luca avremo modo di incontrarci e di confrontarci fattivamente sui problemi della Sicilia. Attendiamo prima di giudicare”.

Una mezza offerta di armistizio? Vedremo. Intanto, il presente somiglia a un dialogo tra un ultras della curva e un santone in meditazione sopra una montagna a piacere. Sono ancora molto lontani. Però, domani, chissà… (Roberto Puglisi)


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