Caudo presenta gli eletti: |"Non sono 'cambiacasacca' " - Live Sicilia

Caudo presenta gli eletti: |”Non sono ‘cambiacasacca’ “

Il coordinatore Caudo e il parlamentare Malafarina all'attacco: "Si tratta solo di persone deluse".

IL MEGAFONO
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Da sx: Salvo Romano, Luigi Bosco, Giuseppe Caudo, Antonio Malafarina, Daniele Bottino, Ersilia Savarino e Erika Marco

CATANIA. “Non parlate di cambi di casacca”. Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale del Megafono, risponde così alle accuse della stampa. Al centro della bufera mediatica ci sono gli eletti nelle fila del movimento di Crocetta: uomini e donne che in precedenza avevano militato in altre formazioni politiche, Mpa in primis. “Non accettiamo più parole come trasformismo o cambia casacca” tuona Caudo, che sottolinea come il Mpa nei fatti “non esiste più”. Gli fa eco l’onorevole Malafarina: “Le idee del Megafono cammineranno sulle gambe di questi giovani eletti al consiglio comunale”. E ancora: “Si tratta semplicemente di persone, nella maggior parte giovani, delusi da una esperienza politica che adesso tornano a mettersi in gioco”.

Insomma, c’è stata una piena adesione al progetto del Megafono, come sottolineano a turno i vari consiglieri che però non rinnegano nulla del loro passato. La premessa dello stato maggiore del Megafono serve, non solo a rispondere alle critiche ma, soprattutto, a evitare che questo aspetto offuschi i risultati politici raggiunti. Cosa che appare evidente dal tenore dei vari interventi. Caudo, con una punta di orgoglio, ricorda che “il Megafono è il primo partito in città, passando dai 3000 voti riportati alle politiche a circa 16000 preferenze”. Il bilancio è positivo: un presidente di circoscrizione, cinque consiglieri comunali, sei consiglieri di quartiere. E un dato, due donne elette in consiglio, che Malafarina considera “un risultato politico a tutti gli effetti, un sintomo della voglia di rinnovamento”. Nel dettaglio gli eletti sono: Bottino Daniele, Erika Marco, Rosario Gelsomino, Ersilia Saverino,Francesco Trichini sono i cinque candidati eletti nel Megafono, al comune di Catania. In forse il sesto seggio che andrebbe a Bartolo Curia rimasto fuori nonostante le 1200 preferenze.

A questo punto la vera partita si giocherà sul terreno concreto del governo della città. “Vogliamo cambiare il modo di fare politica, fare ripartire la città puntando sui temi del lavoro e della vivibilità” dice un Malafarina, che si definisce “ottimista” e rivendica una vittoria importante: l’esperienza gelese. “Prima che arrivassi come commissario la città veniva definita ‘l’anticamera dell’inferno’, dopo il mio lavoro divenne ‘un laboratorio di legalità’ “. La vera scommessa riguarda “il terreno del fare”. Gli interventi dei vari eletti hanno un unico comune denominatore: non si rinnega il passato ma si guarda al presente con rinnovato atto di appartenenza al progetto di Crocetta e alla nuova formazione politica, il Megafono. L’ultimo intervento spetta all’assessore designato, Luigi Bosco. “Non so ancora quale delega mi verrà assegnata, ma mi metto a disposizione del progetto di Enzo Bianco”. “Sono sicuro- ha aggiunto Bosco- che il Megafono sarà il valore aggiunto della giunta Bianco”.


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