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Cda, arrivano le quote rosa

Il consiglio comunale approva una delibera con la quale impone la presenza di una donna in tutti i cda delle aziende partecipate.

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PALERMO – Quote rosa anche nei cda delle partecipate. Sala delle Lapidi, nella seduta di oggi, ha approvato una delibera con la quale impegna l’amministrazione affinché un terzo dei cda (ovvero uno dei tre componenti) sia rappresentato da una donna: condizione in realtà già presente in molti dei consigli, ma non in tutti.

Con la delibera approvata, nei cda ancora non in regola con la delibera che si rifà a una norma nazionale del novembre 2012 (come Amap e Amg), si dovrà scegliere necessariamente una quota rosa nel caso di dimissioni di uno dei componenti o dei sindaci, oppure se ne parlerà alla prossima nomina. Nessun cambiamento immediato o forzato, dunque.

LE REAZIONI
“La maggioranza del consiglio comunale – dice Paolo Caracausi (Idv) – respinge un ordine del giorno a firma di Idv, PD e Ora Palermo che impegnava il sindaco Orlando a nominare non solo in tutte le aziende ma anche negli enti partecipati dal Comune almeno un rappresentante donna. Inspiegabile il comportamento delle donne del Mov139 che hanno votato contro l’ordine del giorno e poi detto sì solo agli adempimenti di legge. Chi a parole si erge a paladino delle pari opportunità si comporta con i fatti come il peggior nemico delle stesse”.

“In consiglio comunale è stata approvata, oggi pomeriggio, la delibera sul rispetto della parità di accesso agli organi di amministrazione delle società controllate dal Comune di Palermo. Pertanto tutte le aziende partecipate dovranno adeguare il loro statuto al fine di adempiere al decreto presidenziale n°251 del 30/11/2012. Considerato che i paesi occidentali sono fanalini di coda nell’adempiere a questo tipo di atti, introdurre l’obbligatorietà della rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali delle società quotate, rappresenta un passo in avanti per il percorso verso una piena uguaglianza tra uomini e donne. Le società inadempienti, che non rispettano la quota di rappresentanza, vengono diffidate per la mancata attuazione dell’ equilibrio tra i generi. Il Comune di Palermo con l’approvazione di questo atto ha dato una prova di maturità così da essere modello per le altre città d’Italia. Una nota stonata è stato l’ordine del giorno presentato dai consiglieri dell’IDV che, passati all’opposizione, hanno tentato di sminuire la proposta di deliberazione il cui contenuto è in linea con il decreto presidenziale”. Ne danno notizia le consigliere Luisa La Colla e Giusi Scafidi del Mov 139 che insieme a tutte le colleghe del gruppo consiliare plaudono all’atto che il Sindaco Orlando e la giunta comunale hanno fortemente sostenuto.

 


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