"Chi ha commesso fatti così gravi non può tornare libero" - Live Sicilia

“Chi ha commesso fatti così gravi non può tornare libero”

Gli eventi barbari di Riposto in una considerazione del magistrato Sebastiano Ardita.
L'INTERVENTO
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1 min di lettura

CATANIA. Sul duplice omicidio-suicidio di Riposto interviene sulla sua pagina Facebook, il magistrato Sebastiano Ardita. Una considerazione sull’omicida La Motta che riteniamo opportuno riportare alla ribalta della cronaca:

“Conosco bene la storia di Salvatore La Motta il condannato per omicidio di mafia che, uscito dal carcere in semilibertà, ha ucciso due donne.
Nel 1996 ero il pubblico ministero che ne chiese l’arresto per l’omicidio di Nardo Campo, scaturito dalla faida interna a cosa nostra che insanguinava la fascia ionica. Nel dibattimento ne chiesi la condanna all’ergastolo, che era quella che stava scontando.

Non so se alla base di questo gesto vi sia solo capacità criminale o anche follia. So solo che chi ha commesso fatti così gravi, non può tornare libero se c’è il rischio che continuerà ad uccidere. Altrimenti lo Stato cosa potrà dire ai parenti delle vittime? Non ci sono parole, ne’ scuse da rivolgere a chi dovrà piangere queste due povere donne”.


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