Castania: "Chiediamo sicurezza|non siamo contro i migranti" - Live Sicilia

Castania: “Chiediamo sicurezza|non siamo contro i migranti”

quasi tutti i migranti sono richiedenti asilo
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In vista della manifestazione di domani davanti al residence degli Aranci di contrada Cucinella, il sindaco di Mineo Giuseppe Castania specifica i contenuti della protesta poco prima dell’incontro nell’auditorium Giovanni Paolo II organizzato dall’Udc nazionale.

‘La manifestazione non è contro qualcuno in particolare. L’abbiamo intitolata, come si legge nei manifesti sui muri delle piazze, ‘Per la giusta solidarietà e il diritto alla sicurezza’. Le nostre azioni – aggiunge Castania – sono sempre propositive e a favore di qualcosa di costruttivo e non contro bersagli preconfezionati. Soprattutto le nostre azioni non sono contro gli immigrati”.

Si sono dichiarati quasi tutti rifugiati politici i circa 1.500 migranti che sono ospitati nel ‘Villaggio della solidarietà’ allestito nel Residence degli aranci di Mineo. Alcuni di loro devono ancora essere sentiti preventivamente dalle forze dell’ordine. La loro posizione sarà successivamente vagliata da un’apposita commissione territoriale che nei prossimi giorni deciderà quale richieste di asilo concedere. Il presidente della commissione di Siracusa e’ già giunto nel Residence per vagliare gli aspetti organizzativi. Dalla struttura mancano alcuni degli extracomunitari che hanno obbligo di rientrare ogni giorno entro le 8 di sera.

Sono in tutto una quindicina quelli che non si trovano e che avrebbero intenzione di lasciare la Sicilia. Una parte di loro e’ stata già rintracciata dalle forze dell’ordine. Chi si sarà allontanato arbitrariamente sarà immediatamente accompagnato in un Centro di identificazione ed espulsione, su disposizione della Questura di Catania. Alcuni migranti che sono arrivati negli ultimi giorni sono stati visti a Mineo e la sera, quando era scattato l’orario di rientro, erano ancora in un bar: sono intervenuti i carabinieri che li hanno scortati fino al Villaggio della solidarietà. Altri tunisini, intervistati stamane dalla Rai mentre si allontanavano dal villaggio, hanno dichiarato di volere prendere un treno a Catania per raggiungere i loro parenti che si trovano in Francia.


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