Chiesa, Raspanti è il presidente dei vescovi di Sicilia - Live Sicilia

Chiesa, Raspanti è il presidente dei vescovi di Sicilia

Il vescovo di Acireale subentra a monsignor Salvatore Gristina.

CATANIA – È Antonino Raspanti il nuovo presidente della Cesi, la Conferenza Episcopale Siciliana. Il vescovo di Acireale subentra così a monsignor Salvatore Gristina, divenuto emerito a Catania per sopraggiunti limiti di età. Originario di Alcamo, nel Trapanese, e vicepresidente della Cei, è stato eletto dai 18 vescovi dell’Isola riuniti a Palermo per la sessione primaverile. Nella note pubblicata dal Cesi, si legge: “I Vescovi hanno espresso il loro compiacimento e ringraziato Salvatore Gristina, presente alla votazione”. 

Antonino Raspanti è un vescovo-teologo. Studioso di ascetica e mistica, è stato presidente della Pontificia facoltà teologica di Sicilia “San Giovanni Evangelista di Palermo”. Assieme a MariaRosa Mancuso, ha curato di recente gli Opuscoli di San Francesco di Sales per i tipi di Città Nuova.     

Guerra in Ucraina. Intervista stamani dal Corriere della Sera, Raspanti ha commentato le parole del Patriarca di Mosca, Kirill I: «La questione gay non c’entra nulla con la guerra in Ucraina. La Chiesa cattolica è impegnata per la pace, noi lavoriamo per la pace – ha detto il vescovo siciliano – Proviamo un grandissimo dolore nel vedere le immagini di atrocità che giungono dai luoghi dell’Ucraina. Papa Francesco è stato chiaro, la guerra è un fallimento dell’umanità».

Le reazioni. “Accolgo la notizia dell’elezione di monsignor Antonino Raspanti con orgoglio e gioia. Sono certo che il vescovo di Acireale, a cui mi legano le origini alcamesi e una profonda amicizia, saprà rappresentare per tutte le diocesi della Sicilia un solido e autorevole punto di riferimento grazie alla sua profonda levatura morale e culturale”. Lo afferma Mimmo Turano, assessore regionale alle Attività produttive.

“L’ulteriore carica di assoluto prestigio affidata a monsignor Raspanti – ha osservato il sindaco di Acireale, Stefano Alì – è per noi acesi motivo di orgoglio, ma non ci stupisce, avendo potuto sperimentare già da tempo l’autorevolezza e le innumerevoli doti del nostro vescovo, autentico punto di riferimento non solo sul fronte cattolico, ma in un contesto assai ampio che bene si può cogliere attraverso l’unanime coro di consensi a lui tributato”.


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