Chiesta l'archiviazione per Gemelli |Il legale: "Finalmente giustizia" - Live Sicilia

Chiesta l’archiviazione per Gemelli |Il legale: “Finalmente giustizia”

"Non emerge che egli abbia mai richiesto compensi per interagire con esponenti dell’allora compagine governativa”.

Il caso Augusta
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SIRACUSA – Dalla procura di Roma è arrivata la richiesta di archiviazione per Gianluca Gemelli. L’ex commissario di Confindustria Siracusa ed ex compagno del ministro Federica Guidi era stato iscritto nel registro degli indagati a Potenza per traffico d’influenze illecite, associazione a delinquere e corruzione nell’ambito dell’inchiesta petrolio partita dal centro Oli di Viggiano. Lo stralcio dell’inchiesta che portava al Porto di Augusta, dove gli interessi di Gemelli sarebbero stati legati alla costituzione di una società per lo stoccaggio del petrolio, erano passati alla procura di Roma nel mese di giugno. Ora il pm romano Roberto Felici ha chiesto l’archiviazione. Non sono state ancora depositate le motivazioni ma dalle anticipazioni pubblicate dal Sole 24ore il pm Felici nella richiesta di archiviazione scrive che Gemelli si “presenta come soggetto alquanto intraprendente alla ricerca, quale titolare di società di ingegneria, di affari e commesse nel settore petrolifero”. Per il magistrato, “Gemelli deriva la propria autorevolezza dal fatto di essere notoriamente il compagno del ministro Guidi, condizione che egli spende con una certa spregiudicatezza anche millantando, in modo più o meno esplicito, la possibilità di trarre vantaggio da tale sua condizione”. Tuttavia “aldilà di tali censurabili atteggiamenti – è scritto nella richiesta di archiviazione secondo Il Sole 24ore – non emerge che egli abbia mai richiesto compensi per interagire con esponenti dell’allora compagine governativa”. Il legale dell’imprenditore siciliano, Paolo Carbone, in attesa delle motivazioni della richiesta ha espresso soddisfazione: “Finalmente una lettura consapevole e meditata delle carte processuali si avvia a rendere giustizia a un cittadino”, dice. E aggiunge: “C’è una competenza del foro di Roma che è stata riconosciuta e un pm come il dottor Felici ha ritenuto che non sussistano i reati contestati: mi sembra un’analisi di grande responsabilità dopo una lunga istruttoria dove si possono capire i danni per le persone coinvolte”.


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