Ciancimino porta in aula| una lettera minatoria - Live Sicilia

Ciancimino porta in aula| una lettera minatoria

Secondo il figlio dell'ex sindaco di Palermo la missiva mira ad interrompere la sua collaborazione con i magistrati.

processo stato-mafia
di
1 min di lettura

PALERMO – Massimo Ciancimino, imputato di concorso in associazione mafiosa e al tempo stesso teste al processo sulla trattativa Stato-mafia, ha preso la parola in aula per leggere una lettera minatoria che ha detto di avere ricevuto lo scorso 27 maggio. Nella missiva che, secondo Ciancimino sarebbe solo l’ultima di una lunga serie di intimidazioni e manovre finalizzate a interrompere la sua collaborazione con i magistrati, l’anonimo lo invita a non parlare più della trattativa e a non collaborare più con i magistrati. ”Gli avevamo assicurato la protezione se avesse smesso di parlare – scrive l’anonimo – solo noi lo possiamo proteggere”.

Nella missiva si dice che molti dei giudici coinvolti nel processo, dall’attuale presidente della Corte di Assise, al Gip e ai Pm, vengono seguiti e tenuti sotto osservazione. ”Questo processo deve essere fermato – continua l’anonimo – si tiri fuori”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI