PALERMO – “Bisognerebbe lanciare e sostenere una petizione popolare da indirizzare ai Ministri siciliani Alfano, D’Alia, Trigilia e al presidente del Consiglio dei ministri Letta, affinché si eviti l’aumento dell’ Irpef in Sicilia”. E’ la proposta avanzata dal deputato regionale e leader di Voce Siciliana, Michele Cimino, relativa al paventato aumento dell’addizionale Irpef. “Nonostante i numerosi mancati trasferimenti di risorse dovute, da parte dello Stato alla Regione- ribadisce Cimino- la Sicilia ha comunque da tempo attivato misure di rigore e di razionalizzazione della spesa pubblica, circostanza che ha determinato, tra l’altro, la più alta addizionale Irpef d’Italia. E’ naturale chiedersi a cosa sia valso per la Sicilia, rispetto alle altre regioni del Sud, evitare a costo di enormi sacrifici il commissariamento, per mancato rientro, della Sanità siciliana. Ed ancora, a cosa serva l’enorme lavoro in corso in diversi settori dell’amministrazione regionale, nei quali è in atto una vera rivoluzione per migliorare e rendere produttiva la spesa? Finanziare il pagamento dei debiti con l’aumento dell’Irpef significherebbe – conclude Cimino – dare con una mano e riprenderne il doppio con l’altra, creando sulla testa dei nostri figli un mutuo trentennale da loro garantito che creerebbe un precedente pericoloso”.
"Finanziare il pagamento dei debiti con l’aumento dell’Irpef significherebbe dare con una mano e riprendere il doppio con l’altra".
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