A 91 anni : “Io, spogliata di tutti i beni da mia nipote” - Live Sicilia

A 91 anni : “Io, spogliata di tutti i beni da mia nipote”

È la denuncia a carico di una giovane professionista ennese: si sarebbe fatta anche donare immobili e avrebbe incassato la pensione
LA DENUNCIA
di
2 min di lettura

Enna. I soldi della pensione, mese dopo mese per oltre due anni, un conto corrente letteralmente svuotato di oltre ventimila euro, monili d’oro mai restituiti e persino la proprietà degli immobili di cui era in possesso, appartamenti e terreni, con tanto di atto di donazione dinanzi a un notaio. In questo modo una giovane professionista della provincia di Enna avrebbe spogliato dei suoi beni nel giro di pochi anni l’anziana zia, oggi novantunenne, che vive da sola in una città della provincia. Adesso però la donna si è affidata a un’altra nipote, si è rivolta a un legale e ha presentato una querela, sostenendo che la nipote trentacinquenne l’avrebbe circuita e accusandola anche di alcuni reati “contro la persona”.

La nipote, secondo ciò che sostiene l’anziana, l’avrebbe anche costretta ad accettare “condotte oltraggiose”, ovvero lasciarla in casa impedendole “di uscire”, “senza mostrare un briciolo di umanità e sensibilità nei confronti della propria zia anziana, sola e indifesa”. “Mi ha spogliato di tutto – ha scritto la presunta vittima nella denuncia che ha sottoscritto – approfittando della mia buona fede, della mia ingenuità, della mia veneranda età e del mio stato di bisogno”.

L’anziana ha sostenuto inoltre di essersi sentita, oltre che truffata, circuita e depauperata, pure intimidita, temendo per la propria incolumità in quanto il padre della nipote, secondo quanto è a sua conoscenza, avrebbe precedenti per mafia, tant’è che l’anziana ha sostenuto nella denuncia di chiamarlo “Totò Riina”, associandolo nella sua mente, in qualche modo, a una figura simbolo del terrore mafioso, come l’ex capo stragista della commissione regionale di Cosa Nostra. La denuncia è stata presentata alla Procura di Enna e inoltrata per conoscenza anche al procuratore della Dda di Caltanissetta.

Nella sua querela, infine, l’anziana ha chiesto il sequestro di tutti i beni oggetto di quel rogito notarile, e il sequestro per equivalente di beni alla professionista per un totale di 22 mila euro circa, ricordando che quei beni, peraltro, sarebbero gli unici in suo possesso e che teme possano essere alienati, cosa che creerebbe un ulteriore, grave, pregiudizio ai suoi danni. L’anziana ha nominato come proprio legale di fiducia il penalista Antonio Impellizzeri.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI