Città divisa su Napolitano |Marano: "E' stato un onore" - Live Sicilia

Città divisa su Napolitano |Marano: “E’ stato un onore”

C’è chi considera quanto accaduto ieri un segnale importante per la città e c’è chi, al contrario, è molto critico sull’efficacia di quella che, in fondo, affermano in tanti “è stata solo una passerella politica”. A cominciare da alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale.

CATANIA – Città divisa nel day after la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dicotomici, infatti, i commenti sull’utilità o meno della presenza del Capo dello Stato a Catania, uditi sulle strade, al bar, o fermati sulle bacheche di Facebook. C’è chi considera quanto accaduto ieri un segnale importante per la città, per la sua ripresa e, in generale, per il suo futuro, e c’è chi, al contrario, è molto critico sull’efficacia di quella che, in fondo, affermano in tanti “è stata solo una passerella politica”. A cominciare da alcuni esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale, secondo cui il mancato intervento del Presidente a Palazzo degli Elefanti sarebbe stata una mancanza di stile. “Nemmeno una parola di saluto o di ringraziamento – tuona Riccardo Pellegrino. Ci saremmo aspettati quanto meno un cenno da parte di Napolitano, che invece si è limitato ad ascoltare”. Perché, in occasione della prima parte della giornata catanese del presidente, quella al Comune tra le Istituzioni, Giorgio Napolitano si è limitato ad ascoltare, annuendo e sorridendo, senza però mai prendere la parola.

Non solo questione di stile, però. Sotto accusa nel giorno che, senza ombra di dubbio ha visto la città di Catania tornare a campeggiare sulle prime pagine dei giornali e nelle aperture dei telegiornali, non è tanto quanto detto, o meglio non detto da Napolitano al Palazzo comunale, quanto piuttosto la stessa visita in città che, eccettuati i lavoratori della Micron per cui, come hanno sottolineato loro stessi, aver parlato con Napolitano ha rappresentato un passo importante – “siamo stati ascoltati dalla massima carica dello Stato”- non ha fatto registrare scroscianti applausi, quanto piuttosto una timida accoglienza. Oltre le manifestazioni di piazza di Catania Bene Comune, Movimento 5 Stelle e Rifondazione, molte le voci critiche, dalla sala Bellini, alla vicina Sala Giunta, dove erano confinati i giornalisti, all’Università, a domandarsi cosa sia venuto a fare il presidente in città.

In questo senso, la bacheca del popolare social network dell’esperto del sindaco Francesco Marano, è esplicativa. Al post del responsabile del decentramento “Una giornata bella, piena, emozionante. Un onore per la città avere la visita di Giorgio Napolitano, un uomo straordinario, lucido, realmente riformista, che si dedica con sorprendente generosità al Paese. Un gran giorno per Catania e una gioia aver vissuto questo giorno da vicino”, seguono infatti commenti pungenti sul reale scopo di un evento costoso, in termini di denaro e di organizzazione. “Che possa essere non la solita passerella politica. . . Catania e il territorio hanno bisogno di risposte e azioni vere” – scrive G. F. che si domanda anche quanti soldi pubblici siano stati spesi, mentre I.R. afferma di non sentirsi affatto orgogliosa per le condizioni della città che ha accolto il Capo dello Stato. “Ma che città abbiamo presentato? Una città che è piegata dalla disoccupazione: negozi chiusi, dissesto economico, scuole allo sfascio, precarietà sociale, delinquenza minorile in aumento. Insomma, una città disastrata. Non credo che sia stata un bella presentazione, e da catanese non mi sento per nulla orgogliosa. Solo i politici rincorrevano una foto ricordo e onestamente non è stato un bel vedere”. “Una grandissima farsa”, continua I.R. in un post successivo, mentre A. M. evidenzia come il Presidente “Non ha speso, per quanto ho sentito dire, una sola parola di ringraziamento per Catania che lo ha accolto”. Fuori dal coro, il consigliere di area centrodestra, Tuccio Tringale, per cui l’organizzazione è stata ottima e l’arrivo di Napolitano ha rappresentato un segnale.

A tutti risponde Marano, “Ma di quali spese parlate? Non ci sono stati cantieri, non abbiamo fatto nulla di particolare. Certo il Palazzo era pulito, ma posso dire che lo è sempre. E la città stiamo cercando di renderla sempre più pulita. Ovvio che ci sono tanti problemi e il Presidente li ha anche toccati con mano, a cominciare dai lavoratori della Micron con i quali ha parlato dopo la visita in ST”.

 


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