Parla uno dei tirocinanti:| "A pagare non siano i giovani" - Live Sicilia

Parla uno dei tirocinanti:| “A pagare non siano i giovani”

YOULIVE. Sui social network nasce il gruppo per difendere i tirocinanti che hanno ricevuto la conferma dal sistema del Piano giovani. Ecco la segnalazione di uno dei 1.600 che ce l'aveva fatta.

PALERMO –  “A distanza di alcuni mesi dell’annuncio del Piano Giovani in Sicilia, della speranza che qualcuno in questa terra avrebbe ancora qualche opportunità di sopravvivere al fallimento, i giovani stanno per realizzare che anche questa piccola speranza si è definitivamente spenta. I giovani hanno assistito alla inusuale “propaganda” di un’opportunità che in altre regioni è considerata tale, ordinaria amministrazione, ma che per la Sicilia, come spesso avviene, doveva rappresentare qualcosa di straordinario o di eccezionale, la salvezza. Visti i risultati ci dobbiamo ricredere, anche per la Sicilia ha costituito l’ordinaria amministrazione, ovvero l’incapacità di questa classe dirigente di creare o governare opportunità di cambiamento”.

“Se da un lato, quindi, la speranza dovrebbe essere l’ultima a morire, dall’altro, molto probabilmente, al peggio non c’è mai fine. Il piano giovani era stato annunciato come il motore di una nave che avrebbe permesso a tanti giovani (non più di 2000) di “sbarcare” il lunario, di riuscire cioè a sopravvivere alle sorti di questa terra, o forse semplicemente dare dignità ai propri studi e alle proprie capacità”.

“Forte è per questo la similitudine con le storie dei tanti migranti che approdano nelle nostre coste e che sfidano le sorti del viaggio con la speranza di ottenere un futuro migliore. I giovani siciliani come i migranti. Con una differenza però, la voglia di restare nella propria terra. Le sorti del piano giovani sono quindi paragonabili a quelle dei barconi che hanno attraversato, attraversano e attraverseranno le acque del mediterraneo. Alcuni hanno permesso ai tanti migranti di raggiungere la dignità, altri hanno però sancito la fine di ogni speranza. Come i migranti i giovani siciliani, attraverso il Piano Giovani, hanno provato a raggiungere una tappa della propria meta. Ma l’inefficienza e l’inadeguatezza del motore di questa nave ha permesso solo ad alcuni di raggiungere la propria tappa. Anzi, no. Anche coloro che a stento, a nuoto potremmo dire, erano riusciti a raggiungere la costa sono costretti a iniziare un nuovo viaggio. Ma come avviene nel fenomeno migratorio, non tutti gli effetti sono negativi. Infatti attraverso il Piano Giovani qualcuno, forse, godrà di questa spropositata “propaganda”, qualcun altro probabilmente avrà ingrassato le proprie casse. Esattamente come avviene per gli scafisti. Una sola cosa differenzia le sorti dei migranti da quelle dei giovani siciliani, mentre per i primi la Sicilia rappresenta una meta, per i secondi è certamente un punto di partenza”.

“Nonostante la durezza con cui è stata rappresentata la vicenda del Piano Giovani, crediamo che “finchè c’è vita c’è speranza” e per questo abbiamo deciso di creare questo gruppo su Facebook, con la speranza che a pagare non siano i giovani siciliani ma chi continua a illuderli e a mortificare il loro futuro”.

“Il gruppo Piano Giovani Sicilia – Stato “CONFERMATO” si propone di dare la possibilità di confrontarsi ai giovani che hanno partecipato alla selezione del Piano Giovani in Sicilia e che risultano nello stato “CONFERMATO”. Nello specifico si vuole fornire ai giovani le informazioni necessarie al fine di tutelare i propri diritti nel caso in cui, come riportato dalla stampa, il Governo Regionale dovesse decidere di annullare l’intera selezione. Il gruppo non si pone in contrapposizione con la volontà di altri giovani esclusi dalla selezione che rivendicano, legittimamente, chiarezza sulle responsabilità delle inefficienze. Si ritiene che se qualcuno dovrà pagare, questi non possono essere ne i giovani esclusi ne coloro che, nel rispetto delle regole fissate dall’avviso pubblico, sono riusciti a completare la procedura di selezione. Per tali motivi sono già stati contattati alcuni avvocati al fine di studiare e intraprendere eventuali azioni legali che si renderebbero necessarie nel caso di annullamento della selezione”.

ecco il link del gruppo: https://www.facebook.com/groups/736882376359245/?fref=ts

Cordiali saluti.

Luca Lombardo


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