Attak e bottiglie incendiarie | Tre fermi per tentata estorsione - Live Sicilia

Attak e bottiglie incendiarie | Tre fermi per tentata estorsione

Vittima il titolare di una concessionaria auto. C'è l'aggravante del metodo mafioso.

PALERMO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo hanno fermato tre persone in esecuzione del decreto di fermo di indiziati di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, per concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di una concessionaria di auto.

Si tratta di Pietro Caviglia, Mauro e Giuseppe Licata (padre e figlio). L’attività investigativa, condotta dai militari dell’Arma da aprile al giugno, ha consentito di documentare ripetuti atti intimidatori, quali l’inserimento di colla attak nella serratura e il collocamento di bottiglie incendiarie all’interno del piazzale della concessionaria, finalizzati secondo le indagini ad intimidire la vittima.

Le persone fermate, di cui una vicina ad ambienti mafiosi, hanno avanzato al commerciante la richiesta di 2.500 euro e il successivo pagamento della medesima somma in occasione sia delle festività di Natale e si di quelle di Pasqua, per poter provvedere al sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie.


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