Colpiscono il vescovo | per accerchiare il papa - Live Sicilia

Colpiscono il vescovo | per accerchiare il papa

Commenti

    Perché ad un non cattolico si da la possibilità di emettere giudizi su cose che non conosce e di cui non ha competenza. È come se un giurista parlasse di medicina.

    Il problema non sta negli attacchi al papa od a qualche vescovo come L’orefice che si occupa più di politica che di fede, tanto fa classificare Santa Rosalia come antesignana della lotta di classe – una premarxista – siamo al ridicolo – ma sta nel papato: un macigno che opprime da secoli il nostro paese e del quale, molti come me farebbero volentieri a meno. Venda tutto papa Francesco e doni ai poveri, non ci crede nessuno, e, per favore, tutto il giorno papa.Ma la guardiamo la stampa straniera?

    Quella della neochiesa del “papa nero” è dottrina massonica e come tale cosmopolita, immigrazionista, sovvertitrice della Parola, ecumenico/sincretista ( tutte le religioni vanno bene, basta il “sentimento” nel nome del quale si può perseguire se si vuole quasi qualsiasi fine)gnostica ed in fondo così immersa nel “mondo”. La dottrina del “principe di questo mondo”…e pensare che i cattolici( si potrà usare ancora questo termine o è reazionario?) dovrebbero guardare al Regno di Dio…

    In 2 Corinzi 11:13–15, Paolo dice che alcune persone si atteggiano da apostoli, ma non lo sono. Lo spiega così: “Anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia”.

    In altre parole, Satana ha servitori che professano abbastanza verità da unirsi alla chiesa, e dal suo interno insegnano quelle che Paolo chiama “dottrine di demoni” (1 Timoteo 4:1). Gesù dice che saranno come lupi vestiti da pecore (Matteo 7:15). Atti 20:30 dice che non risparmieranno il gregge, ma condurranno le persone alla distruzione.

    Pervertire le verità di Fede a colpi di “buoni sentimenti”. Nulla di strano se il Grande Oriente d’Italia, massima obbedienza massonica, sia favorevolissima a questo “Pontefice” , hanno la stessa agenda politica!
    Verificate. Consiglio inoltre una rilettura di un punto fermo del magistero, l’enciclica Pascendi Domini Gregis.

    Spero che il Vaticano resista e non si trasformi in una ONG….Non Prevalebunt.

    l’esistenza cristiana esercitata alla luce del vangelo e’ una visione della vita e della persona speciale ma che necessita di compenetrarsi concretamente nella realta’ storica e sociale odierna.
    Questa peculiarita’ esistenziale e’ fonte di ricerca di modelli che consentono di trasfondere i valori cristiani nella vita corrente e di renderli compatibili con TUTTI.
    Ricerca legittima e sensata se condotta con le modalita’ appropriate.
    A mio parere, non deve essere il vescovo o il sacerdote individualmente a ricercare modelli attuativi dei valori cristiani nella societa’ odierna, ma una COMMISSIONE PERMANENTE DELLE RELIGIONI costituita dagli appartenenti alle varie religioni che ponendo al centro l’UOMO e i valori universali di amore e di fratellanza in nome di DIO, DIO Universale e di tutti, propone la adozione di un modello politico sociale dinamico in cui tutte le religioni, con il proprio apporto originale concorrono alla vita civile e democratica della Nazione e sono ben rappresentate.
    A mio parere la nostra Costituzione, potrebbe essere il fondamento catalizzatore di questa ricerca, essendo in essa trasfusi i valori universali e morali unificanti della Nazione.
    Con una societa’ multietnica e complessa come quella di oggi, la religione deve assumere la connotazione di modello esistenziale universale fondato sull’amore e la fratellanza in nome di DIO: del DIO LUCE di TUTTI.
    Spero non pensiate che la colpa del mio ragionamento e’ il caldo o la mancanza di affetto materno ma credo che con i flussi migratori in atto in tutta l’Europa e’ indispensabile dare alle religioni la funzione inedita di strumento universale di potenziamento dell’amore e della fratellanza fra i popoli.

    L’Autore mostra di comprendere perfettamente la natura profonda delle religioni, le ragioni per cui sono nate e prosperano, i bisogni che soddisfano…. però non ci dice nulla di tutto ciò…. ci lascia intendere che lui ha capito, che lui sa, che lui è colto, ma qui si ferma.
    E si inserisce nel vastissimo filone culturale di quanti sostengono che la vera essenza delle religione non è il paradiso, non sono Lourdes e Medjugorje, ma il prendersi cura degli altri (e potrebbe fare il paio con altri che, su queste stesse pagine, si stupiscono che venga più umanità da “Carola atea” che da “Matteo devoto”).
    E allora dobbiamo uscire da un equivoco: “prendersi cura degli altri – anche lontani, anche stranieri, anche nemici” è una cosa meravigliosa, ma non è un precetto religioso, è un precetto universale come “non rubare” e “non uccidere”.
    Ridurre a questo la religione è prenderci in giro, come ci si è preso in giro quando non si è consentito al sindaco di Roma di destinare le monetine della Fontana di Roma “prevalentemente a progetti sociali e per la parte restante alla manutenzione ordinaria del patrimonio culturale della città” perché la cura dei poveri pare che sia monopolio esclusivo di associazioni religiose.
    È ben vero che la cura dei poveri è un tema che sta a cuore a papa Francesco. Ma è ipocrita sostenere che questa sia l’essenza delle religioni. Possiamo anche fare gli snob e far finta di non vederlo o di condannarlo, ma non esisterebbe chiesa al mondo senza promessa di paradiso, miracoli e guarigioni inspiegabili.

    Salve Prof. Cavadi, avendo letto l’articolo, vorrei proporle qualche riflessione:

    1 Da quanto scritto, si evince che per lei esistono solo due fazioni contrapposte, chi la pensa come il papa e chi in maniera diversa. Questo tipo di analisi, a mio modesto parere, è alquanto mediocre perchè vi sono varie sfumature e ridurre tutto a bianco e nero, senza conoscere le ragioni di chi la pensa in maniera diversa, la rende uguale a chi oggi fa politica per slogan.

    2 Sono ateo, non ho letto neanche una pagina della bibbia, ma soprattutto non ho frequentato abbastanza la parrocchia, da poter comprendere come tale libro venga interpretato, è per questo motivo che, da esterno, non mi sento di criticare queste fazioni interne alla chiesa che si contrappongono. Dall’articolo invece emerge una tentativo goffo e maldestro di deridere chi critica il papa.

    Infine, c’entra poco o nulla con l’articolo, ma da una lettira si evince più sofismo che maieutica

    consentimi caro marco di suggerirti che la natura profonda delle religioni e’ L’AMORE e la FRATELLANZA. certo, se ad essi si aggiunge qualche miracolo………zucchero non guasta bevanda

    La religione cristiana fondata da Gesù di Nazareth e perfezionata da Paolo di Tarso si basa esclusivamente su due comandamenti essenziali: amore verso Dio e amore verso il prossimo, concepiti come complementari e inscindibili l’uno dall’altro. Gesù, da buon ebreo osservante, sostiene di volere integrare l’insegnamento della legge mosaica, l’amore verso Dio appunto, con l’amore verso il prossimo. Tutta la religione cristiana è basata su questo, non su miracoli, guarigioni o altro. Prendersi cura di chi ha bisogno, in ogni senso, significa essere cristiani.

    Bravissimo Augusto pienamente d’accordo con te

    Come si fa a dimenticare il mistero dell’Incarnazione e la metafisica e incarnata lezione altissima delle beatitudini?
    Ma questi talebani non prevarranno, e per questo occorre rendere presente e accessibile la tensione verso l’Infinito, nella sua amorevole e gratuita relazione col Finito.
    Fai bene, Augusto, a battere sempre su questi punti!

    Che bisogno aveva Dio di mandare suo Figlio Parola incarnata? Per dirci che c’è un Dio nell’alto dei cieli? Non credo occorresse. Patriarchi e profeti lo avevano detto per Lungo tempo e per arrivarci avevano costruito leggi e precetti, con il risultato della costituzione di una casta, i farisei, contro i quali Gesù ha strenuamente combattuto, apparentemente perso. Cosa è avvenuto nella chiesa? Accolta la stravolgere venuta del messia, si è via via materializzato una nuova casta di farisei. Quelli dell’immutabilita’ dottrinaria, della bimillenaria tradizione, quelli che guardano indietro incapaci di vivere il presente. Papa Francesco, rimette l’uomo al centro della storia e da a lui l’unico strumento posdibile:il Vangelo, il grande sconosciuto a cominciare dalle gerarchie a finire spesso nelle scuole di teologia di base. Questo sconvolge, toglie sicurezza, destabilizza l’esercizio a cui si è più avvezzi: il giudicare tutto e tutti tranne se stessi. E allora partono le pippe mentali di chi vede nell’accoglienza dell’altro fome di sincretismo, ma il miscredente samaritano che soccorse lo sconosciuto ferito, non portò questi in una locanda, immagine questa della chiesa che accoglie, perché avesse cura del ferito? Invece preferiamo la chiesa come luogo di culto, dove l’essere presente (ben altra cosa che partecipare) ad un rito costituisce passaporto sicuro per quello che verrà. Ma anche li:”non chi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli…..”

    Non conoscevo i contenuti del discorso di Corrado Lorefice, né le critiche mossegli. Ringrazio l’estensore dell’articolo per avermene dato la possibilità. In effetti le critiche (almeno quelle qui riportate) alle parole di Lorefice sono più che condivisibili.

    E vero, lo dice troppo bene Augusto Cavadi, pure io avverto in giro un diffuso (e confuso) senso di paura, che si traduce in bisogno di sicurezze e, quindi di gabbie ma, anche, in odio verso chi ti prospetta libertà (e responsabilità) che non vogliamo.
    Però in campo spirituale tutto questo fa ancora più impressione, si traduce in intolleranze ed esclusione. La religione così, può diventare anche una prigione che ci protegge e rassicura proprio perché l’aria vi ristagna dentro e non permette allo spirito, che pretenderebbe di soffiare dove vuole, di destabilizzare le nostre comode certezze.

    Veramente Augusto Cavadi è anche teologo oltre che filosofo, ha scritto bei libri in materia religiosa. Sono certo che Lei non vorrà negare diritto di pensiero e parola ai non cattolici.

    Da agnostico leggo con interesse questi commenti e ho la sensazione che tra i cattolici prevalga una sorta di smarrimento ormai pervasivo; eppure non mi pare che chi si definisce cattolico abbia a disposizione (dal clero) tutte le sfumature che già solo nell’articolo e nei commenti sembrano evidenziarsi.
    Consiglierei a tutti i credenti di avvicinarsi al culto valdese e sentire una campana molto vicina ad alcuni di voi.

    In ogni caso utilizzare leggende e distrattori ad uso e consumo della moda politica del momento, a Palermo si è sempre fatto, anche per sedare bisogni primari e non mi pare con grandi esiti di sviluppo sociale.

    non è scappando o girando da un culto all’altro che si risolvono i problemi. Poi magari trovi cose che ti sconvolgono per altri versi, Una cosa è certa: che la verità non sta tutta da una parte, e questa è la tentazione che pervade spesso la chiesa cattolica o parte di essa. Quando Gesù prega il Padre perchè siano una cosa sola, non mette in risalto le ragioni dell’uno o dell’altro, ma anzi indica dei limiti per tutti, e lancia un invito a sforzarci per l’unità sapendo che la Via, la Verità e la Vita è Lui.

    Per Cavadi “Un papa alla Giovanni Paolo II o alla Benedetto XVI sarebbe stato un ottimo pendant per il populismo identitario – tendenzialmente reazionario – dei nostri giorni”.
    Mi pare sfugga che l’atto di maggior rilievo degli ultimi papati sia quello rivoluzionario di Benedetto XVI: dimettersi, negando così la natura sacrale della funzione papale.

    Daniele

    Aldebaran: “Ma la guardiamo la stampa straniera?”.

    Scusi, signor Aldebaran, ma per ‘stampa straniera’ Lei intende quella di proprietà e controllo della sinagoga di satana? O quale altra, di grazia!?

    Lei, signora Silvana, fa una grande confusione tra Religione e Politica: la mentalità del cosiddetto “popolo sovrano” che – in teoria – decide e detta le politiche della Nazione NON ha alcuna validità nella Religione dove il Sovrano è solo Dio ed il compito del popolo è soltanto quello di decidere se seguirLo o seguire Satana!

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Ma con quale faccia questa amministrazione ( tutta, sia sx che dx ) ha approvato l'aumento di una tassa a fronte di un servizio pessimo o spesso inesistente sotto tutti i punti di vista? Ci vuole la faccia come i calli ( per non essere volgare! )! Questo è un servizio che a Palermo ha sempre funzionato malissimo o non funzionato proprio, sin dai tempi dell'Amnu, poi Amia ed infine Rap, ma il comune denominatore non è mai cambiato! Fare peggio di Orlando non era facile!

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