Esercente nella morsa del pizzo |Condannato uno dei due aguzzini - Live Sicilia

Esercente nella morsa del pizzo |Condannato uno dei due aguzzini

Il titolare era stato minacciato con una bottiglia incendiaria. Uno ha patteggiato la pena.

la sentenza
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CATANIA. E’ stata più pesante delle richieste dell’accusa la mano del giudice dell’udienza preliminare di Catania Pietro Currò nei confronti di Angelo Dovara, 52enne di Fiumefreddo di Sicilia, alla sbarra con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’uomo, infatti, è stato condannato in abbreviato alla pena di 3 anni e due mesi di reclusione. Il pubblico ministero Fabrizio Aliotta, titolare delle indagini, aveva chiesto 2 anni e 8 mesi. Vittima dell’imputato e del suo complice, il 48enne Orazio Leonardo Patanè, che ha patteggiato la pena a 2 anni, sarebbe stato il titolare di un panificio a Fiumefreddo di Sicilia. Davanti al punto vendita, nell’aprile del 2015, fu collocata una bottiglia incendiaria. Un chiaro segnale intimidatorio. Secondo l’accusa Dovara e Patanè avrebbero preteso dal titolare del panificio duecento euro al mese e duemila euro una tantum.

LA DIFESA. Per il difensore di fiducia Salvo Sorbello, in sostituzione anche di Lucia Spicuzza, l’impianto accusatorio non sarebbe sostenuto dai fatti. Per il legale anche le modalità della presunta tentata estorsione sarebbero del tutto anomale. Alla bottiglia incendiaria non avrebbe fatto seguito alcun messaggio o telefonata, secondo il classico modus operandi. Nessuno, inoltre, ha detto in aula Sorbello, avrebbe mai visto il proprio assistito all’interno del panificio o in compagnia del coimputato Patanè. Il difensore attende di conoscere le motivazioni della sentenza per presentare il ricorso in appello.

 


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