Statuto all'Ars, Amata presidente | Il voto tra assenze e polemiche - Live Sicilia

Statuto all’Ars, Amata presidente | Il voto tra assenze e polemiche

Elvira Amata

Figuccia: "Commissione già morta". E il Pd "boicotta" i lavori e rinuncia alla vicepresidenza.

PALERMO – Elvira Amata, parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, è il nuovo presidente della Commissione Statuto dell’Ars. La votazione si è svolta oggi, nella prima seduta della Commissione dopo l’insediamento. La Commissione ha votato anche Elena Pagana, del Movimento 5 stelle, come vicepresidente vicario, e Baldo Gucciardi, del Partito democratico, come vicepresidente; Giuseppe Milazzo, capogruppo di Forza Italia, è il segretario. Il voto si è svolto tra polemiche e assenze “pesanti”. E Baldo Gucciardi, votato ed eletto nonostante fosse in congedo, non accetterà l’incarico.

“Non abbiamo mai partecipato e non parteciperemo ai lavori della Commissione Statuto – dicono i parlamentari Pd Baldo Gucciardi e Antonello Cracolci -. Il gruppo parlamentare del Pd è contrario alla costituzione della commissione Statuto perché nasce senza un credibile programma dei lavori. Siamo contrari al proliferare di commissioni solo per creare nuove poltrone senza alcuna utilità”.

Nei giorni scorsi, numerose polemiche si erano succedute anche sul nome del presidente scelto dalla maggioranza. O meglio, da una parte della maggioranza. “Rivendichiamo quel ruolo per Vincenzo Figuccia – aveva detto questa mattina la presidente del gruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto – perché pur considerando la Amata una persona in gamba e una parlamentare efficiente, riteniamo che appartenga a un partito molto distante dall’autonomismo siciliano. In ogni caso – ha aggiunto Lo Curto a votazione avvenuta – le auguriamo buon lavoro e le assicuriamo che l’Udc farà la sua parte affinché la Commissione lavori nel migliore dei modi”.

E proprio Figuccia, che oggi per protesta non ha partecipato ai lavori della Commissione, si era scagliato contro chi, “in barba alle esigenze dei siciliani”, “concepisce il parlamento regionale come una vera e propria scacchiera dove l’unica priorità è posizionare dame e pedoni”. “Una commissione che nasce già morta – dice il leader del movimento CambiAmolaSicilia – Un accordo di Forza Italia con M5s e Pd. Un’offesa per i siciliani. Lo Statuto merita maggiore rispetto e le riforme vanno affrontate con competenza e consapevolezza”. “Avviare una commissione così importante senza aver pianificato le scelte da compiere nei prossimi mesi, lo considero un attentato alle specificità statutarie”, ha concluso.

“Ho accettato l’incarico di segretario perché me lo hanno chiesto – dice Milazzo – ma avrei preferito votare Figuccia se fosse stato presente. In ogni caso, non capisco le polemiche dell’Udc, la decisione di affidare la Commissione Statuto a Fratelli d’Italia era stata presa tempo fa. Fdi fa parte lealmente di questa maggioranza e anche l’Udc oggi avrebbe dovuto onorare gli impegni”. Anche Marianna Caronia oggi non ha partecipato ai lavori della Commissione.

Critiche anche dagli autonomisti che si trovano fuori dal Palazzo dei Normanni: “Alla fine ha vinto l’inciucio. Con la complicità del M5s e del Pd, la deputata Elvira Amata è stata eletta presidente della commissione Statuto dell’Ars. È la vittoria del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, degli inciucisti e dei gattopardisti. Soprattutto i grillini, che in campagna elettorale si erano impegnati nella difesa, nell’applicazione e attuazione dello Statuto autonomistico, hanno tradito il popolo siciliano consegnando la guida della commissione a una parlamentare espressione di Fratelli d’Italia, il partito più centralista e distante dall’identità autonomista siciliana”, ha commentato la presidente del partito indipendentista dei “Siciliani Liberi”, Antonella Pititto.

Polemiche a cui Amata risponde così: “Fratelli d’Italia è sì un partito sovranista, ma la sovranità a cui guardiamo è quella del popolo, non certo di un centralismo romano dispotico e burattinaio. Roma riteniamo sia e debba essere una matrice in grado di dare una seria guida alle locomotive che, autonomamente, possono e devono seguire un percorso di crescita e sviluppo – afferma -. Pensiamo a lavorare sinergicamente per uno scopo che sono certa è comune: lo sviluppo della nostra terra. Gli atti che saranno esitati dovranno essere condivisi ed elaborati senza lasciare che sovrastrutture e contrapposizioni strumentali abbiano la meglio. Questa è una commissione diversa da tutte le altre e grazie al nostro lavoro possiamo davvero fare la differenza. Sono certa che agiremo tutti responsabilmente”. E sull’attività della commissione: “È noto che alcune prerogative statutarie non sono ancora adesso applicate. Bisogna discutere praticamente i modi per attuare delle migliorie al nostro Statuto che siano in grado di fornire risposte alle sempre più stringenti richieste che arrivano dalla regione”.

La seduta della Commissione di oggi è stata convocata da Giuseppe Compagnone, di Popolari e autonomisti, che era stato indicato anche lui come possibile presidente. La Commissione ha lo scopo di studiare, elaborare ed esaminare le proposte di legge per la modifica e la revisione dello Statuto della Regione siciliana; dovrà predisporre una proposta organica di riforma dello Statuto da trasmettere al Parlamento. Componenti della Commissione sono: Cappello e Pagana (5Stelle); Pellegrino e Milazzo (FI); Gucciardi e Cracolici (Pd); Compagnone e Pullara (AeP); Savarino (DB); Figuccia (Udc); Amata (FdI); Tamajo (Sicilia Futura); Caronia (Misto).


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