Il Megafono boicotta il Pd |Scontro ad Aci Castello e Motta - Live Sicilia

Il Megafono boicotta il Pd |Scontro ad Aci Castello e Motta

Colpi bassi e spaccature, tutti i particolari.

CATANIA- Ancora tensione nel Partito democratico per le scelte del Megafono, movimento politico fondato da Rosario Crocetta, che ad Aci Castello sostiene un candidato contro quello scelto dal Pd, a Motta S.Anastasia sta con Daniele Capuana e il simbolo dei democratici è scomparso dalle liste.

Il Pd nazionale era stato chiaro: impossibile, per gli iscritti, essere tesserati ad un movimento politico concorrente. Ma sembra proprio che i militanti del partito guidato da Matteo Renzi parlino due lingue diverse a Roma e alle falde dell’Etna, dove il partito di Crocetta ha letteralmente boicottato, in due dei maggiori comuni al voto, i colleghi del Partito democratico.

Eccezion fatta per Acireale, dove Pd e Megafono sono a braccetto con gli esponenti di Articolo 4, riproducendo il quadretto della maggioranza di governo regionale, ad Aci Castello e Motta S.Anastasia lo scontro è all’ultimo sangue. E non si tratta di questioni locali, ma dello specchio di quello che accade tra le fila dei democratici.

Ad Aci Castello i crocettiani sostengono Carmencita Santagati, ex assessore del Comune di Catania ai tempi -non proprio lontani- dell’azzurrissimo Raffaele Stancanelli. La Santagati, dichiaratamente di destra, non ha ricevuto il sostegno della “sua” Forza Italia, che l’aveva scelta nel comitato politico provinciale e correrà contro il candidato scelto dai democratici, Maurizio Marino. In pratica è stato riprodotto il meccanismo che, a Mascalucia, ha portato un anno addietro il centrodestra al governo: il Megafono aveva sostenuto come sindaco il figlio del primo cittadino uscente del Mpa, attaccando il candidato del Pd.

Peggio ancora a Motta Sant’Anastasia, dove nelle coalizioni è entrato il Megafono e, addirittura, è uscito il Pd. Per questo i cuperliani sono scesi in campo con Danilo Festa, ma senza simbolo, visto che la spaccatura ha coinvolto i vertici provinciali, e i renziani hanno deciso di appoggiare, insieme ai crocettiani, Daniele Capuana, pupillo di Enzo Bianco che nel 2009 è stato espulso dal Mpa, secondo quanto sosteneva Raffaele Lombardo, per aver sostenuto, alle ultime comunali di Motta, un candidato sindaco del Pdl. Capuana, noto per il suo attivismo e per i progetti portati avanti da assessore provinciale allo Sport di Raffaele Lombardo prima, e Giuseppe Castiglione dopo, ha sottolineato di aver rinunciato “a 7mila euro al mese -si legge sul suo sito- auto blu, autista personale e agli altri benefit di cui godono i politici per essere libero di fondare qualcosa di radicalmente nuovo: Scelta Giovane”.

Dal 2010 Capuana è stato sempre al fianco di Bianco e alle regionali si è posizionato tra i più votati.

Il conto della rovescia è appena iniziato e a Motta, come ad Aci Castello, non mancheranno i colpi di scena.

 

 

 

 

 


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