Comunarie, fughe e veleni | Non si placa la bufera nel M5s - Live Sicilia

Comunarie, fughe e veleni | Non si placa la bufera nel M5s

Chiara Di Benedetto, deputata M5s

Almeno una ventina di defezioni tra i candidati. Di Benedetto: "Via i professionisti dell'antimafia"

Verso le Amministrative di Palermo
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PALERMO – Ci sarebbero almeno una ventina di defezioni, tra rinunce ed esclusioni, dall’elenco originario dei 122 iscritti alle Comunarie per la selezione dei candidati del Movimento cinque stelle al consiglio comunale di Palermo. Il numero, secondo diverse fonti interne al Movimento, potrebbe però lievitare fino a quaranta. L’ultimo addio in ordine di tempo è stato quello del giornalista William Anselmo, che ha annunciato il suo ritiro con un post Facebook nel giorno in cui scadevano i termini per la conferma della candidatura sulla piattaforma Rousseau. Lasciano la corsa anche Sergio Oliva, organizzatore di diverse iniziative tra i pentastellati in città, Giovanni Giuliano, Joska Arena e Rosario Ferrante. Risalgono a diversi giorni fa, invece, le rinunce della leader Lgbt Daniela Tomasino e degli attivisti storici Renato Marchiafava e Adriano Varrica.

Ritiri che fanno storcere il naso a Chiara Di Benedetto, parlamentare grillina alla Camera vicina a Riccardo Nuti, candidato sindaco nel 2012 e oggi indagato nell’inchiesta sulle presunte firme false: in un post Facebook Di Benedetto avanza il dubbio che “dietro a molti ritiri di candidatura si nasconda il più infimo progetto di boicottare scientemente le Comunarie”. L’obiettivo finale sarebbe quello di “presentare una lista che al proprio interno annovera tutti i ‘duri e puri’ dell’ultimo minuto e magari – sostiene Di Benedetto -, con qualche professionista dell’antimafia come candidato a sindaco”. Parole che sembrerebbero portare dritto al nome di Ugo Forello: il fondatore di Addiopizzo, che ha confermato la sua partecipazione alle Comunarie, non viene però citato espressamente da Di Benedetto. La parlamentare, insieme con i colleghi Nuti, Mannino, Di Vita e Lupo, alcuni giorni fa aveva firmato anche un esposto alla procura di Palermo contro Forello: l’accusa è quella di aver provato a “manovrare” l’intera vicenda firme false, scoppiata dopo alcuni servizi della trasmissione televisiva Le Iene, a proprio vantaggio.  

Il post a firma di Di Benedetto – condiviso da Nuti e da un’altra parlamentare nazionale eletta nel Movimento 5 stelle, Giulia Di Vita, anche lei sotto indagine a Palermo – si scaglia inoltre contro chi “si riempie la bocca di belle frasi ad effetto” e però “non ha mai fatto un banchetto o altre attività del grillo di Palermo negli ultimi 9 anni ma ha sentito – si legge – l’irrefrenabile richiamo del carro del vincitore proprio a ridosso di un’importante tornata elettorale”. Poi l’affondo finale: “Più che attivisti sono arrivisti”.


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