"Con me si cambia davvero" - Live Sicilia

“Con me si cambia davvero”

Intervista a Davide Faraone
di
4 min di lettura

La corsa per le primarie è arrivata al giorno decisivo e tra i contendenti c’è Davide Faraone, l’unico iscritto del Pd a concorrere. Ex capogruppo dei democratici a Sala delle Lapidi, deputato regionale con un passato come coordinatore cittadino dei Ds, Faraone “il rottamatore” è stato il primo a scendere in campo oltre un anno fa e mette sul piatto la carta dell’”anti-casta”.

Faraone, perché i palermitani dovrebbero votarla?
“Perché con me si cambia sul serio, si cambia la città e si cambia rispetto al sistema politico che non funziona più. I partiti e questa politica non funzionano più. C’è bisogno di messaggi di rottura rispetto a partiti che sono occupati dai notabili e che non consentono la partecipazione dei cittadini”.

Che risultato si aspetta?
“Mi aspetto un grande successo proprio perché credo che questo sentimento di libertà, che ho voluto manifestare con una mia candidatura senza pupari e notabili alle spalle, sia un sentimento diffuso e condiviso dai palermitani. I cittadini vogliono essere liberi da una politica che in questi anni è stata oppressiva e il modo per liberarsene è votare l’unico candidato libero, cioè me”.

Si è parlato tanto del pericolo di un inquinamento delle primarie. Ha qualche timore?
“Questo è un rischio su cui bisogna tenere gli occhi aperti e che bisogna evitare in ogni modo. La mia speranza è che vadano a votare tante persone libere e che questa domenica sia una festa di partecipazione. Spero che nessuno si sia posto il problema di farsi votare da gente che col nostro mondo non c’entra niente”.

Qualora perdesse, sarebbe pronto a sostenere gli altri candidati?
“Se vinco, e vinco, non avrò il problema di dare una risposta a questa domanda. Ma quando uno accetta una competizione come quella delle primarie, deve accettare il risultato finale qualunque esso sia. Quindi sosterrei chi dovesse vincere”.

Come vivrà questa giornata?
“In assoluta rilassatezza. Andrò al gazebo dell’Aism alle 10:15 a comprare la mia gardenia come faccio ogni anno. E poi vivrò una giornata rilassante stando vicino ai tanti volontari che mi sono stati accanto in questi anni e in questi ultimi mesi”.

Ha denunciato il finanziamento del Pd alla campagna elettorale di Rita Borsellino. È rimasto deluso dal suo partito?
“Certo. Credo che queste primarie sono e saranno una festa se i partiti non si immischiano e non pensano di condizionarne l’esito. Invece ci sono stati più tentativi di farlo. Da un lato le segreterie nazionali con il tema del finanziamento o con altri metodi, come il cambiamento delle regole in corso d’opera come quelle sui migranti. Dall’altro lato il braccio governativo del Pd, quello che fa capo a Lombardo, Lumia e Cracolici, che ha involgarito queste primarie cercando di sviare la discussione. Utilizzare il candidato Ferrandelli per fare un referendum pro o contro Lombardo, pro o contro Lupo, è stato, secondo me, un voler imbarbarire una competizione che doveva parlare soltanto di questioni riguardanti i cittadini: i rifiuti, il lavoro per i giovani, meno traffico”.

Lei ha molto polemizzato anche sulla questione migranti…
“Cinque anni fa hanno votato 3000 migranti. Quest’anno, bene che vada, ne voteranno solo 800, cioè meno di un terzo. Credo che se il Pd si dà delle regole per come vorrebbe che fossero le elezioni – consentendo il voto ai sedicenni e ai migranti – deve accettare che queste persone votino, addirittura facilitandone l’accesso. Qui, invece, si sono create tutte le barriere possibili per mortificare le persone e per ridurre al minimo la partecipazione. Come se solo il voto degli italiani fosse libero e quindi da moltiplicare, decimando dall’altro lato quello dei migranti. A me sembra un atteggiamento un po’ razzista”.

Non teme in caso di sua vittoria la candidatura di Leoluca Orlando?
“In caso di vittoria mi aspetto che tutti i candidati abbiano lo stesso atteggiamento che sto avendo io e cioè di accettare, qualunque sia, l’esito delle primarie. Chi vince è il candidato di tutti. Spero che sia una bella festa. Dico no al voto inquinato e no a chi non rispetta le regole della comune convivenza”.

Se vincesse, si alleerebbe col Terzo polo a un possibile ballottaggio?
“Noi abbiamo firmato una dichiarazione che impegna i candidati a tenere una coalizione di un certo tipo. Poiché non sono una persona che firma una cosa per poi pentirsene un momento dopo, se ho firmato quella dichiarazione è perché intendo rispettarla”.

Quale messaggio vuole mandare ai palermitani?
“Voglio mandare un messaggio di libertà per fare in modo che Palermo sia finalmente un laboratorio della bella politica. Se vinco io, passa il messaggio a Palermo, in Sicilia e in Italia che finalmente si è affermato il principio del voto libero. Se vincono gli altri candidati, continuerà a esserci un voto condizionato da questioni che poco hanno a che fare con gli interessi dei palermitani, ma molto hanno a che fare con i potentati politici e partitici”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI