"Concetto Bonaccorsi riceveva 2000 euro a settimana" - Live Sicilia

“Concetto Bonaccorsi riceveva 2000 euro a settimana”

Concetto Bonaccorsi
Le parole del pentito nel processo d'appello Tricolore.

CATANIA – Il suo modo di parlare  –  in italiano e non in dialetto – ha un po’ sorpreso. Carmelo Liistro ha debuttato come collaboratore di giustizia nel processo d’appello Tricolore, che vede alla sbarra i vertici di due piazze di spaccio in Corso Indipendenza che facevano riferimento ai Cappello-Carateddi e ai Cursoti Milanesi. Liistro ha raccontato di essere passato nel clan Cappello “dopo un periodo nel gruppo della Civita del clan Santapaola-Ercolano. Poi ha seguito il gruppo di Sebastiano Lo Giudice (precisamente quello che faceva riferimento ai Bellia). Dopo una serie di arresti ha seguito il boss Massimiliano Salvo ‘u carruzzeri”. Ultimamente il pentito – come lui stesso ha spiegato ai magistrati – è diventato uomo di fiducia del fratello di Turi Cappello, Massimiliano. La scelta di entrare nel programma è arrivata in carcere, dove è finito dopo l’arresto nel blitz Crypto della procura di Reggio Calabria. Di fatto il suo ruolo infatti sarebbe stato quello di “fornire droga al gruppo grazie ai suoi contatti con i calabresi”. 

Le domande del pg Angelo Busacca, che rappresenta l’accusa assieme a Antonio Nicastro, si sono concentra sulla figura di Concetto Bonaccorsi (figlio di Ignazio e da non confondere con lo zio poi diventato pentito) che in primo grado è stato assolto e per cui la procura ha presentato appello. Liistro non ha dubbi sulla riferibilità della piazza di spaccio dei Cappello-Carateddi  di Corso Indipendenza (tracciata con la bandiera dell’America per distinguerla da quella dei Milian dei Cursoti-Milanesi) a Concetto Bonaccorsi. Lo smercio avrebbe fruttato un bel gruzzoletto e di questo ogni settimana 2000 euro sarebbero dovuti andare al figlio del killer Ignazio Bonaccorsi. Le informazioni sarebbero venute da conoscenze dirette, sia con l’imputato che con Carmelo Ruscica, detto Banana (ex Milanese poi approdato nei Cappello-Bonaccorsi). Il pentito è stato esaminato anche dai difensori degli altri imputati. La Corte d’Appello ha rinviato invece l’audizione del pentito – ex soldato del gruppo autonomo ma collegato ai Cappello di Mario Strano  – Salvatore Castorina, che ieri è stato sentito in un altro processo d’appello. E cioè quello frutto dell’inchiesta Piazza pulita, in riferimento alla vendita di droga al Tondicello della playa. 


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