PALERMO – Il Conclave chiamato a eleggere il successore di Papa Francesco parlerà anche… siciliano. Tra i 135 cardinali chiamati a scegliere il nuovo Pontefice ci sono infatti anche due porporati nati nell’Isola: si tratta del messinese Francesco Montenegro e dell’agrigentino Baldo Reina.
Il Conclave
La scomparsa i Bergoglio ha ufficialmente aperto la fase della Sede Apostolica vacante che prevede un preciso e rigido protocollo. Il Collegio dei cardinali, chiamato a eleggere il successore di San Pietro e a guidare la Chiesa durante l’interregno, si sta radunando a Roma dove sabato mattina si celebreranno i funerali del Papa argentino.
Soltanto dopo si aprirà la fase del Conclave, con i porporati chiusi nella Cappella Sistina per trovare un’intesa sul nome della nuova guida della Chiesa universale.
Gli elettori
La regola voluta da Paolo VI prevede che a poter eleggere un Papa siano solo i cardinali fino a 80 anni, il che riduce sensibilmente il numero di coloro che entreranno in Conclave.
Dei 252 componenti il Collegio, infatti, solo 135 hanno meno di 80 anni e di questi appena 19 sono italiani, tra cui figurano solo due siciliani.
I due emeriti di Palermo, ossia il leccese Salvatore De Giorgi e l’acese Paolo Romeo, hanno infatti rispettivamente 94 e 87 anni e potranno solo partecipare alle Congregazioni preparatorie.
I due siciliani
Tra i siciliani, ad avere il diritto di voto saranno solo i cardinali Francesco Montenegro e Baldo Reina. Il primo, nato a Messina e prossimo ai 79 anni, è arcivescovo emerito di Agrigento e attualmente amministratore dell’eparchia di Piana degli Albanesi.
Un nome caro a Bergoglio che, accompagnato proprio da Montenegro, visitò Lampedusa nel 2013 per il suo primo viaggio pontificio, creandolo poi cardinale tra lo stupore degli addetti ai lavori.
Il secondo è l’agrigentino Baldo Reina, a cui Bergoglio ha imposto la berretta appena sei mesi fa. Vicario generale per la diocesi di Roma e arciprete di San Giovanni in Laterano, il suo è uno dei nomi maggiormente in ascesa fra le mura leonine.
Nato a San Giovanni Gemini nel 1970 e già rettore del seminario agrigentino, Reina ha avuto una fulminea carriera che lo ha portato a diventare, tre anni fa, ausiliario nella Capitale.