Per i pm è archiviazione | Ma su Schifani decide il gip - Live Sicilia

Per i pm è archiviazione | Ma su Schifani decide il gip

Renato Schifani

Dopo avere ascoltato le parti coinvolte nel 'caso Schifani', Il gip Piergiorgio Morosini si è riservato di decidere sulla richiesta di archiviazione dell'indagine per concorso in associazione mafiosa fatta dalla Procura di Palermo.

PALERMO – E’ cominciata l’udienza fissata dal gip di Palermo Piergiorgio Morosini che ha deciso di sentire accusa e difesa dopo la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Palermo nei confronti del capogruppo al Senato del Pdl Renato Schifani, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il gip, sostanzialmente rigettando l’istanza dei pm, ha optato per ascoltare le parti. Per l’accusa sono presenti i pm Nino di Matteo e Paolo Guido; la difesa è rappresentata dagli avvocati Franco Coppi e Francesco Bertorotta.

Aggiornamento
Il gip Piergiorgio Morosini si è riservato di decidere sulla richiesta di archiviazione dell’indagine per concorso in associazione mafiosa fatta dalla Procura di Palermo. Il magistrato, che aveva deciso di non accogliere l’istanza, ma di sentire prima le parti, nell’udienza di oggi ha chiesto alcuni chiarimenti ai pm che hanno comunque reiterato la richiesta di archiviazione. Morosini dovrebbe decidere nei prossimi giorni. Tre le alternative: accogliere l’istanza del pm archiviando l’inchiesta, disporre l’imputazione coatta o ordinare nuove indagini.

Le parole dell’avvocato
“E’ stata un’udienza sostanzialmente tecnica nel corso della quale il gip ha chiesto dei chiarimenti alla Procura che li ha forniti. Si è trattato di questioni di carattere processuale al termine delle quali i pm hanno reiterato la richiesta di archiviazione”. Lo ha detto l’avvocato Franco Coppi, difensore del capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani, al termine dell’udienza fissata dal giudice per decidere sulla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura. “Il giudice – ha proseguito – ha disposto l’udienza con lealtà e ha mostrato di conoscere approfonditamente le carte processuali”.

(Fonte ANSA)


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