"Concussione e falso" | Consigliere comunale condannato - Live Sicilia

“Concussione e falso” | Consigliere comunale condannato

Giuseppe Ruggirello (nella foto), funzionario dell'Agenzia delle Entrate, avrebbe ottenuto sostegno elettorale da parte del titolare di una attività commerciale occultando gli esiti di un controllo fiscale.

TRAPANI – Condanna a 2 anni e tre mesi per il consigliere comunale di Trapani Giuseppe Ruggirello (Forza Italia), funzionario dell’Agenzia delle Entrate ed ex presidente della sezione arbitri della Fgci di Trapani. La sentenza è stata emessa dal Tribunale di Trapani. Ruggirello è stato condannato per concussione e falso. La tangente, per l’accusa e il Tribunale, è costituita dall’avere ottenuto sostegno elettorale da parte del titolare di una attività commerciale, occultando gli esiti di un controllo fiscale. Contro Ruggirello c’era anche l’accusa di avere agito in modo analogo con il titolare di un locale a luci rosse, e in questo caso la tangente sarebbe stata rappresentata da incontri di natura sessuale. Ma da questa accusa Ruggirello è stato assolto.

Nel corso dello stesso processo è stato condannato a 2 anni per falso Giovanni Battaglieri a proposito della produzione di documenti inerenti il permesso di soggiorno a favore di due donne rumene, Anzhela Kuyshynova e Irina Vishnevetskaya, anch’esse condannate a pochi mesi di reclusione. Condanna a due anni per sfruttamento della prostituzione nei confronti di Maria Bevilacqua, che avrebbe coinvolto anche il fratello in un giro di prostituzione. Tra i clienti insospettabili professionisti tra i quali anche un noto avvocato del foro di Trapani. Assolto Giuseppe Lucchese e assolto perché il fatto non costituisce reato anche l’ex presidente del Consiglio comunale di Trapani, Leonardo Gianno, che nella qualità di medico del pronto soccorso dell’ospedale di Trapani, secondo l’ipotesi accusatoria, si sarebbe occupato del rilascio di certificati medici che servivano al figlio di Giuseppe Ruggirello, Nicola, per non presentarsi ed avere rinviata una prova concorsuale presso i vigili del fuoco a Roma. Il giro di prostituzione era gestito nell’ambito di alcuni locali di intrattenimento tra i quali il Laguna Blu, noto per spettacoli hard. Agli avventori sarebbero state garantite stanze per potersi appartare con ballerine e spogliarelliste obbligate dal titolare a prostituirsi.


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