Confindustria: "Il ciclio dei rifiuti| è oggetto di interferenze mafiose" - Live Sicilia

Confindustria: “Il ciclio dei rifiuti| è oggetto di interferenze mafiose”

“Ancora una volta grazie al meritorio lavoro di magistrati della Dda di Palermo e dei carabinieri del nucleo investigativo, un pezzo importante di economia viene liberata dai ‘mafiosi'”. Lo dice Giuseppe Catanzaro, vicepresidente vicario di Confindustria Sicilia, commentando l’operazione di oggi che ha portato agli arresti di cinque persone. “Le indagini – aggiunge – confermano che il ciclo integrato dei rifiuti continua a essere oggetto di gravi interferenze da parte della criminalità organizzata, con appoggi all’interno della pubblica amministrazione. Si apprende, grazie alle indagini, quali fossero gli interessi illeciti nella gestione del ciclo dei rifiuti e in particolare la massiccia penetrazione mafiosa all’interno del Coinres: penetrazione che ha consentito a Cosa nostra guadagni ingenti attraverso un’impresa direttamente riconducibile ai boss e che è risultata fittiziamente intestata a terzi e per questo sottoposta a sequestro”.

“In queste condizioni – aggiunge – è difficile parlare di mercato libero e competitivo e l’azione dei magistrati e delle Forze di polizia non può da sola assicurare che il mercato funzioni ed è ancora una volta provato che esistono pseudo imprenditori e amministratori pubblici che, stante a quanto rileviamo, sostengono attività criminali. Ciò conferma che la mafia condiziona la gestione di strutture pubbliche, e deve indurre gli amministratori locali a rafforzare i controlli preventivi. Questo è un tema che riguarda l’impresa e la politica, che non può far finta di nulla e deve potersi ‘autoregolare’ per governare efficacemente la cosa pubblica”.


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