Ruggeri: 'Assistenza anziani a rischio, tariffe da rivedere'

Ruggeri: ‘Assistenza anziani a rischio, tariffe da rivedere’ VIDEO

Le strutture aderenti a Confindustria chiedono di aggiornare le rette ferme a oltre vent’anni fa.
LA VIDEO-INTERVISTA
di
1 min di lettura

Tariffe ferme a più di venti anni fa, procedure farraginose per i ricoveri, posti di lavoro in bilico. Alla base del malessere delle strutture socio-sanitarie di Confindustria, c’è la necessità di un adeguamento delle convenzioni a fronte di una crescente richiesta di servizi che gli ospedali non riescono ad assicurare. Francesco Ruggeri, presidente del comparto regionale parla di un vero e proprio “grido di dolore” che si leva dalle Rsa e dai centri di riabilitazione utilizzati dagli anziani. 

Gli interlocutori sono governo e Assemblea regionale. “Siamo già stati auditi in commissione Sanità per rappresentare la nostra crisi. Lì si è deciso di affidarne la soluzione a un tavolo tecnico  presso l’Assessorato alla Salute. Chiediamo che le nostre aziende siano messe in condizione di stare in equilibrio di bilancio, assicurare le prestazioni e l’occupazione di un comparto vitale per l’assistenza”. Il rischio è infatti che le questioni economiche si riflettano sulla qualità e la tenuta dei servizi. 

Per le residenze sanitarie assistite che garantiscono l’assistenza agli anziani affetti da patologie cronico-degenerative e da demenze senili, spiega Ruggeri, le tariffe “sono ancorate ad una retta del 2002, che non corrisponde più al costo della vita nel 2023”, ma in generale la questione riguarda l’esistenza di strutture che contribuiscono a deflazionare le liste d’attesa ospedaliere.

“Una semplificazione delle procedure di ricovero – aggiunge Ruggeri –  permetterebbe di decongestionare gli ospedali e ridurre i tempi di ricovero”. “In questo modo – aggiunge il presidente del comparto regionale di Confindustria Sicilia – il servizio sanitario regionale si concentrerebbe solo sui cosiddetti acuti, lasciando a noi il trattamento di pazienti stabilizzati ma che richiedono una vigilanza continua”. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI