Dal racket delle tombe all'aereo privato | Storia di una confisca da 27 milioni - Live Sicilia

Dal racket delle tombe all’aereo privato | Storia di una confisca da 27 milioni

L'aereo sequestrato

I beni dei fratelli Giovanni e Salvatore Lo Cicero, del clan palermitano di Resuttana, passano allo Stato. Un tesoro da 27 milioni di euro tra terreni, case e imprese. C'è persino un aereo privato.

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Salvatore Lo Cicero

PALERMO – La sentenza è definitiva. I beni dei fratelli Giovanni e Salvatore Lo Cicero passano allo Stato. Un tesoro da 27 milioni di euro tra terreni, case e imprese. C’è persino un aereo privato. Gli anziani imprenditori (il primo è deceduto, il secondo ha 83 anni), dapprima collusi con la mafia e poi divenuti essi stessi esponenti del clan di Resuttana, avevano la passione per il volo.

Quella dei fratelli Lo Cicero è stata una scalata imprenditoriale targata Cosa nostra. Iniziata con il racket della costruzione delle tombe all’interno del cimitero palermitano dei Rotoli e proseguita grazie ai soldi del clan Madonia che nella borgata palermitana hanno dettato legge. Fino a quando Salvatore Lo Cicero non avrebbe preso in mano il bastone del comando. Nel frattempo aveva realizzato 3500 sepolture nel camposanto grazie ad un concessione comunale. Sono sempre rimasti nel quartiere i Lo Cicero, dove hanno aperto una serie imprese edili. E nel quartiere hanno pure costruito un campo di calcio che porta il loro cognome su giocano “i Delfini di Vergine Maria”.

La Cassazione mette il sigillo alle indagini della Direzione investigativa antimafia che portarono prima al sequestro e poi alla confisca decisa dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo.

Il provvedimento di confisca riguarda: 34 appartamenti, la maggior parte nei quartieri di Vergine Maria, Acquasanta ed Arenella; cinque grandi immobili per mille metri quadrati complessivi in un complesso edilizio di viale Regione Siciliana; 5 ville in via Vergine Maria; una ventina tra garage, uffici, magazzini, e scantinati; una imbarcazione da diporto fuoribordo; un aeromobile tipo Rondone F4 marche I – Bazz, di proprietà di Salvatore Lo Cicero, munito di brevetto di pilota; 3 autocarri per trasporto merci; 3 autovetture, tra cui una jaguar; quote di partecipazioni azionarie e polizze vita; 6 conti correnti bancari e postali; una società per azioni, la Fasage spa; 3 società a responsabilità limitata; 2 società in accomandita semplice; 4 imprese individuali, intestati ai Lo Cicero e ai loro familairi, che hanno per oggetto le costruzioni edili, anche nel settore cimiteriale, e la gestione immobiliare.

 

 


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