Pd, Stumpo in Sicilia: si tratta sulla conferma a tempo di Barbagallo

Pd, Stumpo in Sicilia: si tratta su una riconferma ‘a tempo’ per Barbagallo

L'inviato di Schlein incontrerà il gruppo parlamentare all'Ars
IL RETROSCENA
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PALERMO – Una riconferma ‘a tempo’ di Anthony Barbagallo sulla panchina del Pd Sicilia fino alle elezioni regionali del 2027, poi una nuova strada con un candidato gradito alla corrente alternativa all’attuale segretario. La proposta per una tregua nel Partito democratico siciliano arriverà sul tavolo del commissario per il congresso Nico Stumpo tra poche ore.

La mediazione nel Pd Sicilia

Si tratta di un tentativo di mediazione che arriva da un’area vicina a Barbagallo. Si prova a scongiurare il rischio che le spaccature degli ultimi mesi, sfociate negli scontri ad alta tensione dell’assemblea per il regolamento congressuale.

L’arrivo di Stumpo in Sicilia

Lunedì la Direzione regionale del Pd si riunirà nella sede di via Bentivegna, a Palermo, per discutere delle candidature alle elezioni di secondo grado nelle ex Province della Sicilia. Tra i nodi da sciogliere quello relativo al caso Agrigento, dove una possibile intesa con Forza Italia e Mpa ha scosso il partito locale. Possibile che il nodo segreteria venga affrontato anche in quella occasione ma di certo ci sarà un’anteprima con l’arrivo di Stumpo già domani, venerdì 28 marzo.

Stumpo incontra i deputati all’Ars

L’inviato di Elly Schlein incontrerà il gruppo parlamentare all’Ars, al cui interno si trovano i principali oppositori alla linea Barbagallo. Un incontro che avrebbe dovuto svolgersi la scorsa settimana ma che è stato rinviato per motivi personali di Stumpo, la cui nomina arrivò all’indomani delle risse dell’assemblea per il regolamento.

Nico Stumpo
Nico Stumpo

La trattativa sulla segreteria regionale

La strada che si proverà a percorrere è quella di una riconferma di Barbagallo che dovrà traghettare il partito fino alle Regionali. Un percorso che consentirebbe all’attuale segretario di superare anche la prova delle elezioni politiche. All’attuale opposizione interna, però, sarà data la prospettiva di un cambio di leadership all’indomani degli appuntamenti elettorali del 2027. Fin qui la proposta, bisognerà conoscere la risposta.

Ipotesi Fabio Venezia

Una delle carte sul tavolo sarà quella di Fabio Venezia, tra i più accesi oppositori di Barbagallo. Il Pd del 2027, quindi, potrebbe avere le sembianze dell’ex sindaco di Troina e attuale deputato regionale, che in tanti danno da tempo come candidato dell’alternativa a Barbagallo. Se la trattativa andrà a buon fine il congresso Dem di primavera, che a gennaio appariva come una resa dei conti senza esclusione di colpi, si svolgerà in un clima di pacificazione non consueto per il Pd degli ultimi tempi.

Lima: “No ai caminetti nel Pd”

Sull’ipotesi raccontata da LiveSicilia, però, interviene Sergio Lima, componente della Direzione nazionale Dem molto vicino a Elly Schlein: “La stagione degli accordi sulla pelle degli iscritti e delle iscritte, delle logiche di spartizione, degli accomodamenti è definitivamente chiusa”, afferma. Lima dice ‘no’ a “caminetti e luoghi segreti di discussione”.

Rubino: “Siamo alla frutta”

Interviene anche Antonio Rubino, componente della Direzione nazionale del Pd e uomo di punta di Left Wing, l’area che fa riferimento a Matteo Orfini: “L’area Barbagallo fa tutto da sola – dice -. Ricandida il segretario uscente, propone per lo stesso un mandato a tempo e, per bocca di Sergio Lima, lancia abiure contro i caminetti. Siamo veramente alla frutta. Non so se è questo il modello di partito che dicono volere costruire in Sicilia ma mi auguro che la smettano presto di giocare col Pd e si assumano la responsabilità di dire le cose come stanno senza giochi e giochini di cui nessuno sente il bisogno”.


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