Pd, Mangano e Torrisi:| "Ora rilanciamo il partito" - Live Sicilia

Pd, Mangano e Torrisi:| “Ora rilanciamo il partito”

Torrisi e Mangano ritirano le candidature. La fase congressuale viene congelata per “rasserenare il clima” dicono i due ex competititor, che, insieme a Enzo Napoli, avranno il ruolo di traghettatori del Pd nella gestione collegiale. Festa: “Decisione tardiva e irrispettosa”. LE REAZIONI DI BERRETTA E CONCETTA RAIA  

Congresso sospeso
di
3 min di lettura

CATANIA. Il triste epilogo del congresso provinciale del Pd. Torrisi e Mangano ritirano le proprie candidature e la fase congressuale viene congelata. La decisione arriva dopo una riunione fiume che si è svolta ieri fino a tarda sera e che ha visto protagonisti, Nicola Stumpo e i membri del Comitato Provinciale per il Congresso. Tutto sospeso, per il momento. Si apre così una fase di transizione, l’ennesima, che traghetterà i democratici verso un congresso a data da destinarsi. Della gestione del processo in questione si sa poco o nulla. Le uniche certezze, emerse dalla conferenza stampa di stamattina, sono due: Mangano e Torrisi avranno un ruolo di primo piano e si imboccherà la strada della “gestione collegiale” del partito.

Un modo per “rasserenare il clima” a fronte degli episodi cha hanno caratterizzato le ultime settimane. “La scelta di ritirare le nostre candidature scaturisce dalla necessità di evitare, in una fase convulsa, lo svolgimento di un congresso che si stava caratterizzando più per le polemiche e gli scontri interni che per un confronto utile alla crescita e al rilancio del partito”. Così i due ex competitori scrivono nella lettera con cui annunciano il ritiro delle loro candidature. Lo scopo ufficiale sarebbe quello di gettare le basi per “un confronto congressuale più sereno e costruttivo”. Questo è anche il leitmotiv delle dichiarazioni rilasciate dai due durante la conferenza stampa alla quale ha preso parte anche Enzo Napoli, che farà parte dell’organo collegiale insieme ai due candidati. L’ex reggente del Pd etneo avalla le motivazioni esposte da Torrisi e Mangano, sottolineando che parte delle storture si sono verificate a causa delle regole congressuali. “Anche per le regole che ci sono state date- afferma Napoli- il congresso stava andando al di là del normale svolgimento democratico previsto per un’assise di partito”. Eppure era lo stesso Napoli, pochi giorni fa, a margine dell’ultima riunione dell’assemblea provinciale, a sminuire i rischi derivanti da un regolamento che consente ai tesserati dell’ultima ora (anzi dell’ultimo minuto utile in sede congressuale) di partecipare alle consultazioni. “Un partito come il Pd può permettersi di aprire i circoli alla partecipazione ampia e democratica di coloro che vorranno aderire al Pd perché ha gli strumenti organizzativi e regolamentari per evitare infiltrazioni”.

Le ultime parole famose, verrebbe da dire. Oggi si decide “di fermare la macchina” e avviare una gestione collegiale “evitando anomalie nel tesseramento”. “Saranno mesi di lavoro comune e costruzione di una piattaforma politica condivisa”, promette Napoli. Mangano individua nella “brevità dei tempi” a disposizione la causa della “trasformazione di un congresso in uno scontro personalistico”. Il sindaco di Paternò lamenta “l’enfasi” con cui si è discusso di quello che stava accadendo a Catania. Anche altre realtà italiane stanno vivendo momenti altrettanto convulsi a causa delle regole. Poi una giustificazione: “In questo partito si discute, altrove c’è un capo che decide la linea con un post”. Gli fa eco Torrisi che accusa altre formazioni politiche di lasciarsi guidare da leader che “cambiano nome al partito tramite una conferenza stampa”. Torrisi sostiene la bontà della scelta di sospendere tutto “per una questione di credibilità e di rispetto della base”.

Di segno opposto il parere del civatiano Danilo Festa: “La decisione di annullare tutto doveva essere presa qualche settimana fa”. Una scelta tardiva, dunque. Festa rincara la dose. “Sospendere un congresso a poche ore dal suo svolgimento mortifica i territori e il lavoro di migliaia di militanti, distruggendo quel poco di credibilità che eravamo, a fatica, riusciti a tenere in piedi, nonostante i pasticci e le irregolarità”. “Sono state ritirate le candidature di Torrisi e Mangano- prosegue- ma non c’è motivo per non celebrare i congressi di circolo locale”. In attesa di capire la modalità di gestione del processo di traghettamento, si può già immaginare che il lavoro di sintesi tra le varie anime non sarà un gioco da ragazzi. Non si possono, invece, avanzare ipotesi sulla durata della fase di transizione né sulla tenuta delle alleanze viste fino a questo momento.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI