PALERMO – Aula deserta e lavori paralizzati. Alla vigilia della scadenza di fine anno, il Consiglio comunale di Palermo scivola sullo scoglio del numero legale. Una fumata nera che ha mandato su tutte le furie i gruppi di opposizione, compatti nel denunciare quella che definiscono “l’irresponsabilità” della coalizione a sostegno del sindaco Roberto Lagalla.
L’affondo delle opposizioni
Con una nota congiunta, i consiglieri di PD, M5S, AVS, Oso, Gruppo Misto e Franco Miceli hanno puntato il dito contro le assenze tra i banchi della maggioranza, proprio mentre il calendario stringe su delibere cruciali da approvare entro il 31 dicembre.
“Oggi si è raggiunto il culmine dell’irresponsabilità”, attaccano. “La maggioranza non è stata in grado di garantire l’apertura dei lavori, bloccando atti fondamentali come i debiti fuori bilancio, che spesso riguardano risarcimenti attesi da anni dai cittadini”.
“Due pesi e due misure”
Il fronte del “no” accusa il centrodestra di una gestione a corrente alternata dell’Aula. Secondo i firmatari della nota, i numeri in aula mancherebbero solo quando si trattano temi di interesse pubblico, mentre la compattezza tornerebbe granitica per le “spartizioni interne”.
“Ben diversa è la faccia che mostrano quando si tratta di interessi propri”, rincara la dose l’opposizione, citando come esempio la rapidità con cui è stato approvato l’avanzo per le spese di investimento.
“In quell’occasione sono andati avanti senza esitazioni. Questa doppia misura è ormai evidente: quando in gioco ci sono i bisogni della città, la maggioranza scompare”.

