"Consiglio comunale umiliato" | Bagarre in aula sui rendiconti - Live Sicilia

“Consiglio comunale umiliato” | Bagarre in aula sui rendiconti

Polemiche dei consiglieri di opposizione sulla nota della Corte dei conti.

PALERMO – Nella giornata in cui a Sala delle Lapidi si è osservato un minuto di silenzio per le vittime cadute per mano della mafia e del terrorismo, la calma è durata ben poco. Non accenna a placarsi l’ira dei consiglieri di minoranza contro il ragioniere generale Paolo Basile e l’assessore al Bilancio Antonio Gentile. Pomo della discordia resta la nota inviata la scorsa settimana dalla Corte dei conti sulle irregolarità e le osservazioni fatte sui rendiconti e bilanci relativi al 2015 e 2016. “Abbiamo fatto formale richiesta di accesso agli atti una settimana fa solo dopo aver appreso dalla stampa delle osservazioni della Corte dei conti – hanno tuonato Giulio Tantillo e Fabrizio Ferrandelli – e abbiamo ricevuto solo oggi la relazione. Il Consiglio comunale continua ad essere svilito dall’atteggiamento irrispettoso della giunta, del sindaco e degli uffici. Il Consiglio doveva essere messo al corrente di una questione così delicata che, in base alle osservazioni della Corte, potrebbe delinearsi anche con un’accusa di falso in bilancio”. Infatti nella relazione di ventisei pagine, al momento al vaglio della ragioneria e dell’assessore al Bilancio per la formulazione delle contro osservazioni da esporre il prossimo 14 maggio nel corsa di un’udienza pubblica, i giudici della Corte dei conti, tra le altre anomalie, hanno riscontrato irregolarità e discrepanze fra i dati, un’evidenza che quindi metterebbe in dubbio la veridicità di alcune cifre.

Dopo la bagarre di ieri in commissione Bilancio, oggi tutti i consiglieri che ne avevano fatto richiesta hanno ricevuto la relazione della discordia. Per la minoranza, però, “adesso non ha più nessun valore visto che la stampa ne ha preso visione e ne ha scritto prima di noi”. I consiglieri hanno fatto riferimento alle indiscrezioni comparse nei giorni scorsi sui principali quotidiani locali. “In maniera coordinata la rispediremo al mittente – ha detto il forzista Tantillo”. E così è stato. Fabrizio Ferrandelli per esempio ha risposto seccamente alla ragioneria del Comune rimandando indietro vie e-mail il documento: “Si comunica che quanto pervenuto era già stato appreso dalla stampa e per tanto si restituisce”. Insomma dai banchi dell’opposizione la tensione sale: “Nel rimandare indietro la relazione della Corte dei conti – ha detto Tantillo – voglio anche sottolineare come sia pieno diritto dell’intero Consiglio comunale l’essere messo al corrente di questioni così importanti. Rimanderemo l’analisi di questa relazione, e quindi ci prenderemo tutto il tempo necessario, al momento dell’approvazione del bilancio definitivo, perché è su quello che influiscono davvero le irregolarità riscontrate. Intanto però convocheremo l’avvocatura del Comune, la ragioneria, il segretario generale e il coordinatore del collegio dei revisori per avere tutti i dettagli di questa deplorevole situazione. Vogliamo avere finalmente delle risposte”. Messo alla gogna anche l’operato della presidenza del Consiglio e quindi di Totò Orlando: “Almeno il presidente, anche in forma riservata, doveva essere messo al corrente di quanto stava accadendo – ha attaccato il consigliere Mimmo Russo – e invece duole constatare come il presidente del Consiglio non riesca minimamente ad avere il polso della situazione. Il Consiglio continua ad essere umiliato”.

E’ intervenuto anche il capogruppo del Movimento 5 stelle, Ugo Forello, che per primo aveva lanciato l’allarme e anticipato la notizia dell’esistenza di questo documento: “Davanti ai dati preoccupanti dei conti economici del Comune di Palermo, soltanto Orlando e i suoi sodali continuano a mantenere ostinatamente una posizione del ‘va tutto bene’, mentendo consapevolmente ai nostri concittadini. Come gruppo di opposizione siamo rallegrati della circostanza che anche gli altri consiglieri che occupano i banchi della minoranza, finalmente, si siano svegliati dal torpore, seguendo il MoVimento 5 Stelle nelle battaglie portate avanti nell’interesse dei cittadini. In questo caso, in un’operazione di verità e trasparenza: la situazione economico-finanziaria è grave e i palermitani devono saperlo. Ma nessuno pensi di sottrarsi alla critica – ha attaccato – la vecchia politica che oggi s’indigna è la stessa che nel passato ha contribuito a determinare lo stato di difficoltà del Comune di Palermo, causando anche il fallimento dell’Amia, di cui ancora oggi ne paghiamo le conseguenze. È necessario voltare pagina e avviare un percorso di innovazione, che sia di netta rottura rispetto al pantano degli ultimi quindici anni”.

 

 


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