"Governo pieno a breve| Armonizzare le leggi elettorali" - Live Sicilia

“Governo pieno a breve| Armonizzare le leggi elettorali”

Il presidente della Repubblica ha parlato al termine delle consultazioni.

“Ho ascoltato tutte le voci in Parlamento e registrato con attenzione e rispetto. Nelle prossime ore valuterò e prenderò le iniziative necessarie per la soluzione della crisi di governo”. Sono le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine delle consultazione al Quirinale per risolvere la crisi di governo . “Il nostro paese – ha detto il Capo dello Stato – ha bisogno in tempi brevi di un governo nella pienezza delle sue funzioni. Vi sono di fronte a noi adempimenti, impegni che vanno rispettati. Si tratta di scadenze di carattere interno, europeo e internazionale”. L’ipotesi più probabile sembra quella di un governo guidato dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni.

Nel merito delle consultazioni Mattarella ha spiegato che nel corso degli incontri “è emersa come prioritaria un’esigenza generale di armonizzazione delle due leggi per l’elezione alla Camera e al Senato, condizione questa indispensabile per procedere allo svolgimento di elezioni. Mi auguro che il clima politico possa articolarsi e svolgersi con un rapporto dialettico, com’è necessario per la nostra democrazia, ma sereno e costruttivo”.  

Queste le posizioni delle principali forze politiche

Per ultima Mattarella ha ricevuto la delegazione del Partito democratico, guidata dal capogruppo al Senato, Luigi Zanda. Le sue parole danno la cifra della distanza fra le forze politiche: “Abbiamo registrato un larghissimo rifiuto da parte delle opposizioni a un governo di responsabilità nazionale, abbiamo quindi assicurato a Mattarella tutto il sostegno del Pd alla soluzione della crisi che egli riterrà più opportuno”. 

“Forza Italia non dà la disponibilità a sostenere un governo di larga coalizione. Tocca al Pd esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura, che deve essere la più breve possibile”. Silvio Berlusconi dopo il confronto con Sergio Mattarella è tranciate. La sua posizione va nella direzione opposta di quanto sostenuto da Renzi che chiede un governo con un’ampia maggioranza. Il leader di Fi auspica poi che “l’iter per la legge elettorale sia rapido per andare subito al voto”. “La nuova legge elettorale – ha precisato ancora Berlusconi – dovrà rendere omogenei i sistemi di Camera e Sanato e garantire la corrispondenza tra la maggioranza parlament. E dopo le elezioni – aggiunge il leader di Forza Italia – riprenda il percorso di una costituente in termini finalmente condivisi”.

I 5 Stelle non modificano la loro posizione: “Il governo dimissionario sia strumento del Parlamento e della Consulta, e subito dopo le elezioni”, hanno spiegato i due capigruppo Luigi Gaetti e Giulia Grillo. Il “subito” significa dopo che la Consulta, a fine gennaio, si sarà pronunciata sulla legge elettorale e applicando anche al Senato, con i correttivi necessari, l’Italicum.

Verdini di Ala si è detto disponibile sia a un Renzi-bis, che a un esecutivo di altro tipo purché si esca dall’impasse. Anche Alfano ha rilanciato un Renzi-bis, ma si è detto possibilista anche per un governo ‘di responsabilità comune’.

Discontinuità netta con il governo Renzi – e quindi No a un Renzi bis e ad un nuovo esecutivo guidato da Paolo Gentiloni – è la posizione di Sinistra italiana.

 

 

 


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