CATANIA – Nessun allarmismo. Ma è necessario fare attenzione. La variante Delta ha fatto la sua prima vittima in Sicilia. Il caso di Marsala ha fatto mettere i piedi per terra ai molti che già erano nell’atmosfera “libera tutti”. Ma purtroppo la realtà è molto diversa. Il virus continua a circolare. E può essere molto più contagioso. “Con la Delta bastano solo alcuni secondi”, avverte Pino Liberti, commissario per l’emergenza Covid a Catania.
Quanto accaduto a Marsala vi preoccupa?
La variante Delta è meno patogena, ma molto più diffusiva. Ci si ammala meno ma quando ci si ammala l’esito può essere fatale, come è accaduto a Marsala.
Quale è la situazione nei reparti Covid della provincia di Catania?
Non c’è ancora nessuna pressione nei reparti catanesi, occupati solo 1/3 della capienza. Ma non li convertiremo, per adesso, perché la curva epidemiologica ricomincia a crescere e non ne conosciamo l’evoluzione.
Quante sono le varianti Delta riscontrate?
Abbiamo sequenziato 8 varianti Delta accertate e 15 sono in via di sequenziamento.
Che percentuale di vaccinati abbiamo a Catania?
Siamo al 56, 24%, ma solo il 37% ha fatto le due dosi di vaccino.
Festa europei ed estate non aiuta a contenere i contagi. Vi aspettate una crescita?
Sì ce lo aspettiamo. I contagi se rapportati allo stesso periodo dello scorso anno, nella provincia di Catania sono sei volte di più. Gli assembramenti cui abbiamo assistito e un generale allentamento delle norme di comportamento per contenere la diffusione del virus è assai probabile che incideranno. C’è di più che la variante Delta ha un alto indice di contagiosità e si trasmette con maggiore rapidità: bastano solo alcuni secondi.
Il Covid sarà un nemico da combattere per ancora tanto tempo?
Dovremo conviverci. Da pandemico diventerà endemico e, soprattutto, i soggetti più a rischio dovranno abituarsi alla somministrazione del vaccino. Così come avviene da anni per l’influenza stagionale.
Raccomandazioni?
Distanziamento, mascherina e lavaggio delle mani sono sempre buone abitudini. Degli strumenti ulteriori di protezione, anche se vaccinati. Il vaccino rimane comunque lo strumento più sicuro per proteggersi da una malattia che come dimostra il caso di Marsala, esiste e deve fare ancora paura.