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Contrafatto: “Gesap chiarisca”| Cisal: “Saremo parte civile”

Il mondo della politica e del lavoro commenta l'arresto del presidente della Camera di Commercio. Orlando: "Saremo parte civile". L'assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri, ha attivato le procedure di vigilanza sulla Camera di commercio.

helg, le reazioni
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PALERMO – Prime reazioni all’arresto del presidente della Camera di Commercio Roberto Helg, accusato di aver chiesto una mazzetta a un imprenditore.

“L’arresto del presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, accusato di avere chiesto una tangente, rappresenta un episodio inquietante – dice l’Assessore regionale Vania Contrafatto – la Camera di Commercio adotti immediatamente tutti gli opportuni provvedimenti. Allo stesso modo la Gesap, di cui Helg è vicepresidente, faccia chiarezza sui suoi meccanismi interni, visto anche il processo di privatizzazione in atto”.

“La questione morale in Sicilia é la priorità politica e non riguarda solo i partiti. Non si può continuare così”. Così il deputato di Sel Erasmo Palazzotto dopo l’arresto del Presidente della Camera di Commercio di Palermo Roberto Helg. “É chiaro che le Camere di Commercio sono diventate delle zone franche senza nessun controllo e non è solo la politica a dovere rispondere di questa situazione, c’è un ruolo duplice degli industriali siciliani che sono allo stesso tempo controllori e controllati, esprimendo l’assessore regionale alle attività produttive. È il momento che anche loro facciano una riflessione – continua Palazzotto, che in passato è già intervenuto sulla Camera di Commercio di Trapani, chiedendone il commissariamento e non ottenendo risposta. In questo clima il ruolo delle Camere di Commercio nella gestione degli aeroporti siciliani desta molta preoccupazione. Corriamo il rischio che chi dovrà decidere del futuro infrastrutturale dell’Isola lo faccia tenendo al centro i propri interessi e non quelli dei Siciliani, conclude il deputato di Sel”.

Il sindacato Legea Cisal si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento giudiziario in seguito all’arresto di Roberto Helg: “Eventuali proventi saranno destinati ai lavoratori precari che da anni attendono la crescita dell’aeroporto per avere l’agognata stabilizzazione”, dice il segretario Gianluca Colombino.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha espresso appezzamento per l’operato delle forze dell’ordine e della magistratura, per questo ennesimo contributo all’affermazione della legalità nella nostra città, ed ha dato mandato all’avvocatura comunale per la costituzione di parte civile, ove ciò dovesse essere processualmente possibile, contro il presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg.

“L’arresto del presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, getta serie ombre sulla cosiddetta antimafia di facciata”. Dario Chinnici, componente della direzione regionale del Partito democratico, commenta duramente l’arresto del presidente Helg, avvenuto questa mattina. “Bisogna dare ogni giorno supporto a chi è impegnato realmente a stroncare la malavita delle estorsioni rispetto a chi fa antimafia di seconda mano”.

“Come Provincia ci costituiremo parte civile nel procedimento che sarà istruito a carico di Helg – dice il commissario Manlio Munafò – e attendiamo chiarimenti anche da Gesap su queste vicende”.

“L’arresto del presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente della Gesap dimostra come chi gestisce sacche di potere possa farlo ergendosi a paladino e professionista di un’antimafia facciata”. Lo dice i senatore Francesco Campanella (Ilic), commentando l’arresto per estorsione aggravata del presidente della Camera di commercio di Palermo e vicepresidente della Gesap, Roberto Helg, . “Solo in Sicilia succede che persino dopo essere aver chiuso una società per fallimento – aggiungono – un imprenditore possa ricoprire un ruolo di vertice nell’ente camerale”. “Dal governo Crocetta ci aspettiamo una riforma delle Camere di commercio, basata sulla lotta al malaffare e non incentrata non solo sui tagli lineari e indiscriminati” concludono”.

“Confartigianato Palermo condanna fortemente il gravissimo gesto di Roberto Helg, che va contro ogni obiettivo di legalità che le associazioni dovrebbero ogni giorno perseguire con impegno”, queste le parole di Nunzio Reina in merito all’arresto del presidente della Camera di Commercio di Palermo, che aggiunge: “Sono sconvolto, è umanamente dura rendersi conto che chi dovrebbe essere un punto di riferimento fa invece parte di quell’Antimafia di facciata che non continua ad alimentare il malaffare. Apprezziamo l’attività della Magistratura e delle forze dell’ordine che con questa operazione ribadiscono ancora una volta la tutela della legalità e ci complimentiamo con l’imprenditore che ha fatto la scelta più giusta, la stessa che Confartigianato ha sempre consigliato ai commercianti che, purtroppo, finiscono nella trappola estorsiva”.

La giunta camerale, profondamente turbata, si è riunita con procdura di somma urgenza – scrivono dalla Camera di Commercio -. La giunta condanna il gesto di Roberto Helg, rivolge il suo plauso per l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine e manifesta apprezzamento per il comportamento dell’imprenditore Palazzolo, che è pienamente in linea con gli intenti statutariamente svolti dalla Camera di Commercio e dal suo Sportello di Legalità. La giunta camerale ha inoltre deliberato di costituirsi parte civile a difesa del ruolo istituzionale e dell’immagine della Camera di Commercio ed ha infine convocato il consiglio camerale per lunedì prossimo alle 9.

“In seguito alle notizie sui gravissimi fatti che coinvolgono il Presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, l’assessore delle Attività produttive, Linda Vancheri, ha disposto immediatamente l’avvio di tutte le azioni più opportune per l’espletamento delle funzioni di vigilanza sul sistema camerale di competenza dell’amministrazione regionale”. Con una nota indirizzata al dirigente generale del Dipartimento delle attività produttive, l’assessore ha messo in evidenza la necessità di porre in essere qualsivoglia azione si ritenga utile per garantire il corretto funzionamento e l’integrità dell’Ente camerale, senza escludere l’ipotesi di nominare un commissario in sostituzione dell’organo politico. La camera di commercio di Palermo, infatti, svolge funzioni fondamentali per l’interesse del sistema produttivo regionale che devono essere tutelate e salvaguardate nonostante l’ente sia stato travolto da una vicenda così grave. Da ultimo, per completezza, deve essere evidenziato come Helg sia stato eletto Presidente della Camera di commercio di Palermo dal consiglio generale dello stesso Ente camerale, organo quest’ultimo composto dai rappresentanti di tutte le associazioni di categoria. L’assessorato regionale è quindi totalmente estraneo a tale nomina. L’assessore esprime infine gratitudine a forze dell’ordine e magistratura e solidarietà all’imprenditore Santi Palazzolo che ha avuto il coraggio di denunciare: “Un fatto importantissimo – sottolinea Linda Vancheri – che dimostra quanta strada sia stata fatta dagli imprenditori siciliani e che lascia, nonostante tutto, ben sperare per il futuro”.

“L’arresto di Roberto Helg è una sconfitta per chi, come me, crede ancora nelle persone e sopratutto è una sconfitta per le associazioni che credono nel lavoro e nel rispetto della legalità”. Lo dice il presidente di Confesercenti Palermo Mario Attinasi. “Da Helg, anche per la sua età, ci saremmo aspettati onestà, rigore, sobrietà e soprattutto un esempio per i giovani – continua Attinasi – il presidente della Camera di commercio è il presidente di tutti gli imprenditori e, se tradisce il proprio mandato, tradisce tutti, soprattutto coloro che credono che attraverso la cultura della legalità e dell’antimafia si possa cambiare il futuro della nostra città. Sono orgoglioso di sapere che ci sono persone come il commerciante che ha denunciato, questo mantiene viva la speranza che qualcosa stia cambiando. Chiediamo con forza pene più severe per chi si macchia del reato di corruzione”.

“Siamo stati i primi a denunciare che in Gesap qualcosa non andava: le assunzioni clientelari e parentali, le consulenze milionarie, gli stipendi esorbitanti per una azienda che per anni ha chiuso i bilanci in perdita, una operazione Gh discutibile nei modi e nei tempi con costi eccessivi a carico della Gesap, una operazione Prm- sala amica affidata in maniera non chiara e che ha avuto come risultato una multa consistente da parte dell’inps, una serie di appalti in grande ritardo con perizie di varianti che ha visto la Procura aprire fascicoli e avviare indagini”. Lo dicono i consiglieri comunali di Palermo di Idv Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti. “Una gestione amministrativa che ha costretto negli anni i soci a continui aumenti di capitale per ripianare le perdite e rispettare gli investimenti concordati con Enac – continuano Caracausi e Occhipinti – l’arresto di Helg deve fare riflettere i soci, che devono immediatamente azzerare il consiglio di amministrazione e revocare l’incarico al Direttore Generale. Ci auguriamo che il caso sia isolato e che nessun altro soggetto sia coinvolto nella vicenda, ma se così non fosse riteniamo vadano allontanati eventuali dirigenti e funzionari che potrebbero risultare coinvolti. In ogni caso, la vicenda getta delle ombre sul processo di privatizzazione e sul futuro dell’azienda”.

“È chiaro che l’arresto di stamattina del Presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, ha lasciato tutti di stucco ma, raccolto lo stupore ed essendo certi che la Magistratura inquirente saprà bene come procedere nell’ulteriore approfondimento dell’indagine, mi domando se la fattispecie di reato che si è profilata per il Presidente della Camera di Commercio di Palermo rimarrà quella dell’estorsione o sarà trasformata in corruzione.” Il dubbio lo pone il consigliere comunale a Sala delle Lapidi, Giulio Cusumano, il quale si chiede se quello di Helg, sia stato o meno millantato credito nei confronti della sua vittima. “In qualità di Vice Presidente della Gesap, la società di gestione dell’Aeroporto Falcone Borsellino, Helg non ha potere di firma. Quindi mi chiedo, come faceva a promettere la proroga dello spazio d’area all’imprenditore per il suo ristorante, in cambio della tangente richiesta? Non è una decisione che poteva prendere lui”. “È il caso di fare chiarezza fino in fondo – conclude Cusumano – È un momento delicato, nel quale il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio si apprestano a immettere sul mercato per la vendita, le quote societarie della società Gesap per un valore di 100Mln circa. Come faceva Helg a porsi come garante nei confronti dell’imprenditore? Vorrei anche menzionare proprio l’imprenditore, al quale deve da tutti essere riconosciuto il merito di avere denunciato senza remore il misfatto”.

“L’arresto di Roberto Helg, da oltre un ventennio ai vertici di importantissime associazioni di categoria come la Camera di Commercio e la ConfCommercio di Palermo, nonchè componente del Consiglio di Amministrazione della società che gestisce l’aeroporto di Palermo, la Gesap, rappresenta l’emblema di un sistema che ha portato la nostra Sicilia al punto in cui è – dice il segretario provinciale del Pd Carmelo Miceli – Chi dovrebbe ricoprire cariche importanti come quelle di Helg a tutela e per lo sviluppo sano del commercio e dell’imprenditoria nostrana si rivela il primo dei detrattori e dei corrotti. Ormai appare chiaro a tutti che, in una provincia come quella di Palermo in cui chiudono centinaia di esercizi commerciali, non è solo la crisi economica a produrre effetti dirompenti, ma un sistema di corrotti e corruzione ancora più deflagrante. C’è da chiedersi, visto la lunga carriera di Helg, se questo è un caso isolato o un sistema consolidato. redo, per rispetto verso tutti i commercianti e imprenditori che oggi con coraggio e fatica restano nel binario della legalità e trasparenza, che sia inderogabile l’immediato commissariamento di tutte le strutture pubbliche che hanno visto Roberto Helg in ruoli di primissimo piano, partendo proprio dalla società di gestione dell’aeroporto di Palermo, a cui la vicenda estorsiva e direttamente legata. Il mio personale plauso all’imprenditore Santi Palazzolo, che ha avuto la dignità, la forza e la diligenza di denunciare un tale scandalo. Sono imprenditori come i Palazzolo che confermano come la vera Sicilia sia ben altra da quella che, su vari fronti, viene da troppo tempo rappresenta. Oggi – conclude Miceli – occorre una presa di coscienza chiara sul fatto che il sistema corruttivo nella nostra Isola è una prassi consolidata che va immediatamente debellata: chi dovrebbe tutelare, invece, distrugge e specula; chi si erge a paladino della legalità, o non si accorge mai di nulla oppure, ancora peggio, è connivente o fautore di un sistema che, gridando alla legalità e all’antimafia, fa affari sulla pelle di cittadini e imprenditori onesti. E tutto questo è oramai inaccettabile”.

“Legacoop Palermo – dice il presidente Filippo Parrino – esprime sconcerto e riprovazione e condanna il gravissimo atto criminale operato da chi rappresentava la massima istituzione per le imprese. La nostra solidarietà all’imprenditore che ha difeso la sua azienda, ma anche la libertà delle imprese di poter operare senza ricatti malavitosi. Grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura che anche in questa occasione hanno operato con tempestività. Chiediamo come associazione una immediata convocazione del consiglio camerale”.

Siamo stupiti e amareggiati. Se il livello di corruzione arriva così in alto, non possiamo che essere fortemente preoccupati”. Lo dichiara il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo, nell’apprendere la notizia dell’arresto del presidente della Camera di Commercio Roberto Helg. “Come Cgil ci sorprende che un imprenditore come Helg, per tanto tempo a capo di Confcommercio e componente delle governance della città, di un’istituzione come la Camera di Commercio che abbraccia l’intera categoria degli imprenditori, e della Gesap, possa essere stato al centro di un episodio di questo tipo”. “La Cgil – aggiunge Enzo Campo – valuterà nei prossimi giorni, assieme ai suoi avvocati, la possibilità di costituirsi parte civile nella difesa degli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici dell’aeroporto di Palermo. Plaudiamo all’imprenditore che ha avuto il coraggio di denunciare questi atti, veramente deprecabili. E invitiamo gli imprenditori sani, che sono tanti, a non tirarsi mai indietro e a proseguire nell’opera di denuncia. Auspichiamo si tratti di un fatto singolo e isolato. Se fossimo di fronte a un sistema, saremmo in grave allarme per una condizione di illegalità giunta oltre ogni limite”.

“La corruzione ha un costo che grava su tutta la società ma in particolar modo sul futuro dei nostri giovani, siamo allarmati, ci auguriamo ci sia sempre un maggiore impegno su questo fronte da parte di tutti”. Ad affermarlo intervenendo sulla vicenda dell’arresto del Presidente della Camera di Commercio Roberto Helg, è Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani. “Un plauso va alle forze dell’ordine e al commerciante che ha avuto il coraggio di denunciare l’episodio, siamo, e sempre saremo a fianco di chi, nel suo piccolo e nel suo quotidiano, cerca di scardinare il sistema della illegalità. Attendiamo si faccia maggiore chiarezza sulla vicenda, spiace ancor di più quando questi episodi vedono protagonista il vertice di importanti istituzioni economiche come è la Camera di Commercio”.

“E’ davvero sorprendente apprendere la notizia di questa mattina in merito all’arresto del presidente Helg – dice il segretario provinciale dell’Ugl Palermo Salvo Barone – Sinceramente è l’ultima persona dalla quale ci si potava aspettare una operatività di uno squallore simile. Anche questa volta, però, emergono le criticità in merito ai poteri conferiti, e a volte autodeterminati, relativi alla possibilità che la legge in vigore permetta la “proroga di esercizio” a seguito di una semplicissima determinazione del Consiglio di Amministrazione dopo la scadenza naturale della relativa gara di appalto. Proviamo a pensare solo per un attimo se non ci fosse stata questa possibilità, probabilmente la locazione della attività in questione all’interno dell’Aeroporto “Falcone e Borsellino” sarebbe dovuta andare nuovamente a gara e probabilmente tutto questo orrore non avrebbe neanche avuto modo di potersi manifestare. Un plauso va rivolto nei confronti dell’imprenditore che ha denunciato tutto, forse sta davvero cominciando a manifestasi il momento del cambiamento che, nel ruolo di rappresentante dei lavoratori del Settore che rappresento, mi auguro di vero cuore riesca a debellare definitivamente il putrido che esiste all’interno delle Amministrazioni. Invece di fare proclami e iniziative di facciata all’insegna dell’Antimafia e dell’Anticorruzione, si dia immediatamente un significativo segnale di cambiamento, si interrompano cautelativamente le operatività messe in essere finalizzate alla privatizzazione dell’Aeroporto e si annullino tutte le proroghe di assegnazione degli spazi aeroportuali e dei servizi, assegnandoli esclusivamente solo dietro un bando di gara che non consenta ne modifiche in corso d’opera ne tanto meno la possibilità di proroghe determinate dal cda”.

Confindustria Palermo condanna duramente il gesto di Roberto Helg, arrestato ieri pomeriggio mentre intascava una tangente per un appalto alla Gesap. L’associazione industriali esprime inoltre tutto il proprio plauso nei confronti di magistratura e forze dell’ordine per l’operato, l’impegno e le azioni volte al ripristino della legalità. Apprezzamento anche per la denuncia dell’imprenditore Palazzolo, che di fronte a una richiesta estorsiva ha scelto di collaborare con le forze dell’ordine.

“Avere aderito a un protocollo per la legalità e scoprire poi che il suo stesso promotore agisce nella direzione contraria lascia tanto increduli quanto sgomenti”. Giovanni Margiotta, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, commenta con amarezza i fatti che hanno portato all’arresto del presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, ispiratore del documento contro le estorsioni sottoscritto nell’ottobre scorso anche dall’Ordine degli Ingegneri in occasione del Gazebo per la legalità di piazza San Lorenzo. “Occorre attendere col massimo rispetto che le indagini facciano il loro corso e che la vicenda si chiarisca maggiormente – aggiunge Margiotta – ma non si può non osservare quanto spesso in questa città si vivano situazioni paradossali e contraddittorie, nelle quali perfino la professione della legalità a volte finisce per celare tutt’altro”.

Il presidente dell’Irsap, istituto regionale sviluppo attività produttive, Alfonso Cicero interviene dopo l’arresto per il reato di estorsione del presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg, vicepresidente della Gesap. “E’ gravissimo che un rappresentante delle istituzioni tradisca il suo mandato e la fiducia di tutti, dei cittadini, degli imprenditori e delle istituzioni commettendo uno dei reati più odiosi come l’estorsione”, afferma il presidente dell’Irsap Cicero. “E’ proprio per questo che esprimo massima gratitudine alle forze dell’ordine, ai Carabinieri e alla Procura di Palermo che con questa operazione hanno spezzato il giogo della corruzione che strozza la libera iniziativa”. Cicero in tal senso esprime “vicinanza e solidarietà” all’imprenditore Palazzolo di Cinisi “per aver avuto il coraggio di denunciare tutto ai Carabinieri”.

L”’arresto di Roberto Helg deve indurre ad una seria e profonda riflessione quanti, per il solo fatto di partecipare a determinati contesti, si arrogano, in modo autoreferenziale, il diritto di rilasciare o meno patenti di moralita’ e di dignita’. Fermo restando che noi siamo garantisti con tutti, va detto che l’etica, la trasparenza amministrativa e il buon governo dei processi politici ed economici, non vanno soltanto declamati ma soprattutto praticati. Sarebbe forse il caso, dunque, di abbandonare dinamiche di maniera, antimafiose e non solo, che hanno l’effetto di determinare stupore quando un evento come quello di stamane, che ha colpito il presidente della Camera di Commercio di Palermo, viene scoperto, dalla meritoria azione della polizia giudiziaria e della magistratura, grazie al coraggio di un imprenditore che, attraverso fatti concreti, ha deciso di denunciare. Mi viene alla mente quanto professato da Sant’Agostino: “le parole insegnano, gli esempi trascinano, solo i fatti danno credibilita’ alle parole”. Lo dice Toto Cordaro del Cantiere Popolare.

“A seguito dell’arresto del Presidente della Camera di Commercio, nonché vice-Presidente Gesap, sembra necessaria una presa di posizione chiara da parte della segreteria provinciale e del partito. Ed invero, al netto del lavoro che la magistratura sta svolgendo, considerando che però è già emersa la confessione dello stesso Helg sui fatti contestati, non si può certamente non rilevare che, questa vicenda, unitamente alla decisione recente della Provincia di mettere in vendita le proprie quote Gesap, necessita di una completa revisione della strategia industriale relativa alla gestione dell’aeroporto. Infatti, una quasi totale privatizzazione della società che gestisce lo scalo dell’aeroporto Falcone e Borsellino metterebbe di fatti una delle maggiori infrastrutture pubbliche dell’isola in mani private. Non possiamo quindi che assumere una posizione contraria a questo tentativo delle istituzioni pubbliche di svendere un patrimonio che, per sua funzione e anche in una logica di sviluppo territoriale, necessita comunque di una partecipazione pubblica sul piano gestionale economico ma anche sociale. È quindi opportuno che, la provincia, ed il resto degli azionisti Gesap rivedano la strategia di rilancio dello scalo, non lavandosene le mani, ma cercando invece di creare un proficuo sistema pubblico-privato che non metta al centro solo aspetti economici ma anche aspetti di strategia territoriale e di tenuta sociale. Esprimiamo inoltre profonda amarezza per il comportamento di chi, mentre pubblicamente si esponeva in favore dell’antimafia, contro il racket e le estorsioni, nei fatti smentiva se stesso e chi lo seguiva. In questo senso necessita una riflessione su come la Camera di Commercio nomina e controlla i suoi organismi”. Lo dicono Eduardo Cammileri e Carmelo Miceli, responsabile infrastrutture e trasporti Pd Palermo e segretario provinciale Pd.

“È inaccettabile constatare che chi si pone come paladino di legalità ha agito in questo modo, chiedendo una tangente di 100 mila euro ad un lavoratore.” Parole dure quelle di Giusi Scafidi, presidente della Quarta Commissione Consiliare del Comune di Palermo, in merito ai fatti che riguardano Roberto Helg, Presidente della Camera di Commercio di Palermo, arrestato per aver intascato una tangente. “I giovani scappano perché mancano riferimenti di vera legalità e a causa dei disarmanti dati emersi sui danni economici prodotti dalla corruzione, sempre più dilagante a tutti i piani. Ma scappano anche perché in questa città martoriata dall’alta percentuale di disoccupati, tangenti e interventi amicali lasciano fuori i ragazzi meritevoli meritevoli, che mai troveranno spazi sentendosi sempre più esclusi da un sistema corruttivo ormai radicato. I giovani scappano, si allontanano dalla politica ed espatriano da questa Tangentopoli. Nonostante ciò, nulla continua a cambiare. Per questo motivo, oggi più che mai, c’è la necessità di una maggiore attenzione da parte della Pubblica Amministrazione, che deve vigilare sempre di più affinché situazioni del genere non si verifichino. E infine – conclude Scafidi . lancio un appello a tutti coloro che sono schiavi di questo sistema, vittime di situazioni simili: abbiate il coraggio di opporvi. La denuncia di Palazzolo contro Helg sia da esempio e da sprono per questa città.”


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