CATANIA – Un vero sport, che allena disciplina e competizione, un gioco con le carte, come usano chiamarlo i tanti appassionati. Una forma di allenamento del cervello. Il bridge è un po’ tutto questo e, anche per questo motivo, CUS Catania e Federazione italiana gioco bridge, hanno deciso di sottoscrivere una convenzione.
Il progetto che unisce gli intenti della Federazione e del Centro universitario sportivo etneo sarà presentato ufficialmente domenica 28 novembre alle 10.30 al circolo del bridge di via Sgroppillo 131, a San Gregorio, Catania. Interverranno il presidente nazionale FIGB Francesco Ferlazzo Natoli, il vicepresidente del CUS Catania Massimo Oliveri, il delegato del CONI Enzo Falzone, il delegato del Rettore dell’Università di Catania Orazio Muscato, l’assessore comunale allo Sport Sergio Parisi, i sindaci di San Gregorio Carmelo Corsaro e di Tremestieri Santi Rando.
La FIGB e il CUS Catania si propongono di intraprendere azioni comuni volte in preminenza alla più ampia e reciproca collaborazione al fine di sviluppare azioni di formazione destinate sia agli studenti, ai docenti ed al personale ed altri iscritti al CUS Catania.
L’intento è favorire la diffusione di importanti valori sportivi e sociali, contribuire alla formazione dello studente, recuperare e sviluppare i valori della cittadinanza e della solidarietà, promuovere incentivare esperienze di volontariato sportivo studentesco e volontariato.
Per capire tutti i valori di questo bellissimo sport basta leggere queste note. Un estratto che spiega al meglio perché diventare bridgisti… può migliorare la vita.
SAPETE COSA È IL BRIDGE?
Avete sentito dire che è un gioco…
Sbagliato! E’ divertente come un gioco, è anche un gioco ma non è solo un gioco!
Avete sentito dire che è un gioco di carte …
Sbagliato anche questo! Ha a che fare anche con le carte, ma le carte vengono usate per altri scopi.
I bridgisti amano dire che il Bridge non è un gioco di carte ma è un gioco con le carte.
Il Bridge nasce semplice ma può diventare complesso per gradi successivi.
Tutte le componenti del gioco, sia teoriche che pratiche, hanno una matrice logica, matematica e statistica e ciò impegna il praticante a continui ragionamenti, che miglioreranno le capacità di concentrazione, di sintesi, di analisi, logiche e deduttive e fondate sulla conoscenza del calcolo della probabilità e della statistica, potendo pertanto diventare via via più complesso fino a soddisfare e gratificare anche cervelli di eccellenza.
Il Bridge è stato riconosciuto come SPORT dal Comitato Olimpico Italiano e in effetti, se non si pensa allo sport esclusivamente come alla pratica di un’attività fisica, nel bridge troviamo tutte le altre componenti dello sport “fisico”: disciplina, rigore, etica, prestazione, performance, competizione, agonismo, confronto, superamento dei propri limiti, applicazione, studio, allenamento, fatica, sacrificio , stress.
Potreste praticare il Bridge per tenere in forma il vostro cervello, e anche divertendovi tantissimo. Decidere di allenare il cervello, di far correre i neuroni, di centuplicare le vostre sinapsi, di potenziare la memoria, la capacità di concentrarvi, di aumentare la vostra capacità di affrontare e risolvere problemi trovando strategie e adattandole man mano per il raggiungimento degli obiettivi che vi eravate posti. O addirittura scoprire che una sessione di Bridge incrementa sensibilmente le vostre difese immunitarie!
Ultima non trascurabile informazione. Il Bridge è un gioco di coppia, ad un tavolo di bridge siedono due coppie e quando si gioca in un circolo ci sono tanti tavoli. Si sta assieme, si gareggia si stringono rapporti sociali di buona qualità.