CORLEONE (PALERMO) – Corleone festeggia il giorno della Liberazione il 25 aprile alle ore 10,30 nella villa comunale. L’iniziativa, promossa dalla Cgil e da un gruppo di giovani e associazioni, è stata varata mercoledì scorso nel corso di un’assemblea pubblica, con il coinvolgimento di sigle come Anpi, Libera, Legambiente e il centro studi Pio La Torre. La manifestazione avverrà in contemporanea con la visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che il 25 aprile sarà a Corleone per inaugurare la nuova sede del Commissariato della Polizia di Stato. “La scelta di Salvini di venire a Corleone e di contrapporre la resistenza al fascismo e la resistenza alla mafia, come se l’una escludesse l’altra, la troviamo strumentale – dichiara il segretario della Camera del Lavoro di Corleone Cosimo Lo Sciuto – Il 25 aprile è una festa di tutti, che non può dividere. E’ una festa nazionale perché si ricorda la Resistenza. Nulla può distogliere l’attenzione dai valori sanciti dalla Costituzione antifascista. Per questo, il 25 aprile, le donne e gli uomini del Corleonese si raduneranno per onorare la festa della liberazione dal nazifascismo. Salvini può venire per lottare contro la mafia, ma deve ricordare che a Corleone la lotta contro la mafia è sempre andata di pari passo con quella al fascismo. Eroi come Carlo Alberto Dalla Chiesa e Placido Rizzotto, uno carabiniere e l’altro sindacalista, entrambi partigiani, lo testimoniano”. “Il ministro Salvini cade nella retorica che identifica Corleone come irredimibile terra di mafia – sostengono gli organizzatori dell’iniziativa con una nota unitaria – La comunità corleonese, impegnata da anni a riscattarsi da questo pesante fardello, è stanca di essere oggetto di un interesse episodico e strumentale, immancabilmente associato alla mafia”.
"Lotta alla mafia e al fascismo vanno di pari passo"
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