Era meglio se ne stavano a casa.
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incidenti e autisti della domenica malavitosi.
Fare entrare in campo Brunori al minuto 87 del secondo tempo non solo e' una offesa alla dignita' del giocatore ,ma è un segno di arroganza verso il pubblico.
Anche io che seguo la mia squadra del cuore dal veneto ,sono veramente deluso una squadra partita con il migliore pronostico viaggia da squadra di bassa classifica senZa un gioco , con acquisti sulla carta attesi e inesistenti ,mettere il nostro attaccante di punta che in questi anni ha fatto bene a pochi minuti dalla fine ci ha offesi al posto suo non sarei entrato ,ma lui è un professionista,e non vedere come non riusciamo ad attaccare o con tiri piuma fa capire che quest ' anno sara serie "b",io esorto un cambio di marcia immediato. Buona serata
Speriamo che lo giudichino giudici seri .
Questa pandemia allontana l’uomo dagli altri sia per le misure attuate per limitare la diffusione del virus sia perché l’isolamento dalle altre persone assume la connotazione di misura di salvezza, di sopravvivenza alla malattia indotta dal coronavirus.
Chi muore e’ isolato, privo di contatti umani, mediati dal guanto e da indumenti protettivi che ricoprono l’operatore sanitario rendendo il rapporto umano operatore-paziente privo di percezione diretta del calore umano che sicuramente l’operatore sanitario emana nei confronti del paziente prossimo all’exitus.
Questa e’ una pandemia che lascia il segno, che deve indurre in ogniuno di noi una profonda riflessione, che impone una profonda revisione esistenziale e comportamentale con risvolti che devono essere pratici e attuati.
Ora piu’ che mai i valori universali del Vangelo per chi e’ cristiano, della nostra Costituzione, della cultura, di tutto cio’ che eleva interiormente la persona, devono costituire le fondamenta per una svolta, per una vita migliore, volta a tutelare l’Uomo, da minacce invisibili che hanno una elevata potenzialita’ di annientarlo.
La vicinanza è un gesto di umanità e di rispetto verso chi soffre fino all’ultimo.