Riaprono alcune attività | "Ci dicano come ripartire" - Live Sicilia

Riaprono alcune attività | “Ci dicano come ripartire”

Musumeci e Razza chiedono nuove strategie al Comitato scientifico regionale

CORONAVIRUS
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PALERMO – Da oggi torna al lavoro una piccola parte dei siciliani. È entrata in vigore la nuova ordinanza presidente della Regione Nello Musumeci. Di fatto sono state prorogate in Sicilia le misure più restrittive contro la diffusione del coronavirus, recependo alcune disposizioni previste dall’ultimo Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (ecco tutte le attività che riaprono). Al Covid-Hospital di Partinico, intanto, si registra l’undicesima vittima del focolaio scoppiato all’interno di una rsa di Villafrati. Allarme di Musumeci: “Sindaci preoccupati per la gestione incontrollata dei migranti e i problemi sanitari”.

LA DIRETTA DI LIVESICILIA

20.30 – Si registra il terzo caso di Coronavirus a Capaci, salgono a tre anche i pazienti positivi al Covid 19 a Terrasini, mentre a Carini i contagi sono due. Nelle ultime ore sono stati i sindaci dei piccoli centri del Palermitano a confermare gli esiti forniti dall’Asp sui tamponi effettuati

I nuovi casi di Coronavirus nel Palermitano. C’è un’altra donna positiva a Capaci

20.00 – Prima vittima tra gli operatori dell’Oasi di Troina: è una suora laica. Cinque i decessi legati al contagio nella struttura dell’Ennese

Quinta vittima all’Oasi di Troina. E’ una suora laica

19.30 – “Sollecitiamo la piena attenzione del Governo nazionale alle richieste avanzate dalla Regione Siciliana circa la rimodulazione di procedure e tempi assolutamente indispensabile per rispondere adeguatamente e tempestivamente alle esigenze di utilizzo delle risorse europee”. Lo ha detto il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando,

19.00 – Catania continua ad essere la città siciliana più colpita dal Coronavirus, ma anche a Messina, Palermo ed Enna il Covid-19 fa registrare conseguenze pesanti.

Tutti i dati dell’Isola, provincia per provincia

18.30 – Per la prima volta in maniera concreta si associa alla Sicilia la parola “normalità”. Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza hanno chiesto al Comitato scientifico regionale il parere per allentare la morsa del restrizioni, che in Sicilia sono state anche più rigide di quanto deciso a livello nazionale. La curva del contagio nell’Isola è contenuta, come confermano i dati di giorno in giorno. Da qui l’esigenza di valutare un piano per ripartire. Come e quando è ancora presto per saperlo, ma per la prima volta si lavora in concreto ad una prospettiva di riapertura della Sicilia.

Fase 2 e riapertura della Sicilia. Il governatore: “Quali strategie per ripartire?”

18.10 – Con la riapertura di alcune attività commerciali da oggi a Palermo si registra una maggiore presenza di persone per le strade della città e nei pressi di supermercati e farmacie. Particolarmente affollata la zona pedonale di via Maqueda, nonostante le misure rigide previste dal Dpcm del governo e l’ultima ordinanza del presidente della Regione Musumeci che pur dando il via libera ad alcune attività commerciali, come ad esempio librerie e negozi per l’infanzia, ha mantenuto tuttavia le restrizioni già adottate in precedenza ed ha imposto l’uso di mascherine e guanti nei negozi di generi alimentari.

17.40 – Diminuisce il numero dei tamponi effettuati in Sicilia, mentre la curva dei contagi resta stabile. Si registrano altri 4 decessi in 24 ore.

Tutti i dettagli nel bollettino aggiornato dalla Regione

16.30 – Prorogate le zone rosse nei Comuni di Agira, Villafrati, Troina e Salemi. Il provvedimento contro il Coronavirus è contenuto nell’ultima ordinanza del presidente della Regione nello Musumeci, in cui viene ribadito che “è fatto divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi di trasporto pubblici o privati, da parte di ogni soggetto. In deroga al superiore comma, è unicamente consentito il transito in ingresso e in uscita dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni e servizi essenziali. Inoltre, è consentito il transito, in entrata ed in uscita, dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nei Comuni interessati, esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico delle piante”.

Agira, Troina, Salemi e Villafrati: ‘zone rosse’ fino al 3 maggio

16.15 – Bruciato mezzo miliardo di euro in Sicilia per le imprese artigiane in un mese di lockdown, dal 12 marzo al 13 aprile. E’ la stima di uno studio elaborato dalla Cgia di Mestre in base ai codici ateco delle aziende, incrociati con i dati dell’Istat e delle Camere di commercio. Dall’indagine emerge che gli artigiani dell’isola registrano la perdita di fatturato più alta rispetto alle altre regioni del Sud.

Imprese artigiane e lockdown. “In Sicilia mezzo miliardo bruciato in un mese”

15.50 – Epidemia colposa e omicidio colposo. Sono queste le ipotesi di reato sulle quali la procura di Enna ha aperto un fascicolo contro ignoti riguardante la vicenda dell’Oasi Maria Santissima di Troina. All’istituto di ricerca e cura, che ospita 160 pazienti e nel quale lavorano 150 operatori, sono 102 i ricoverati contagiati e 60 i lavoratori sanitari anch’essi contagiati, mentre 4 sono già le vittime del coronavirus tra gli ospiti disabili.

Contagi all’Oasi di Troina, la Procura apre un fascicolo

15.30 –  Le attività vaccinali dell’Asp di Palermo sono estese da questa mattina ad altre strutture aziendali, selezionate in base alla posizione in ambito cittadino ed alla dotazione di locali, in grado di assicurare il rispetto delle norme di sicurezza previste dalle disposizioni nazionali e regionali, a cominciare dal “distanziamento sociale”.

Vaccinazioni, a Palermo si riparte

15.00 – L’università di Palermo con alcune aziende riconvertite della zona artigianale di Misilmeri produrrà mascherine chirurgiche “Accura” destinate alla protezione civile. L’iniziativa è coordinata da Gioacchino Fazio del Dipartimento di Economia e Gennara Cavallaro del Dipartimento di Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutica ed ha ottenuto il parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità.

Unipa insieme alle aziende siciliane: arrivano le mascherine “Accura”

13.31 – Palermo, protestano gli operatori del mercato ittico

13.16 – “Consentire la coltivazione dell’orto personale risponde anche ad esigenze di approvvigionamento alimentare soprattutto in un momento in cui molti nuclei familiari, privati dei mezzi di sussistenza, hanno difficoltà per l’acquisto dei beni di prima necessità”. Lo dicono Michele Catanzaro ed Anthony Barbagallo parlamentari regionali del Partito democratico. “L’autorizzazione alle uscite per coltivare i poderi personali, nel comune di residenza o in quello limitrofo, darebbe sollievo immediato a tante famiglie siciliane, che potrebbero così continuare a coltivare le proprie terre evitando che la campagna venga abbandonate provocando danni incalcolabili. Andare a coltivare un orto – continua Catanzaro che in una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera chiede il varo di misure idonee – evita di sicuro assembramenti di persone e code al supermercato nell’acquisto di frutta e verdura”. “Sono convinto che non possiamo togliere questa opportunità ai siciliani, mi auguro, quindi, che la Sicilia – conclude Barbagallo firmatario di un’interpellanza sull’argomento – così come già fatto da altre Regioni possa consentire la coltivazione non professionale dei piccoli orti da sempre realtà rurale di sostentamento economico soprattutto nelle piccole realtà locali”.

12.48 – “Il progressivo alleggerimento delle misure varate per fronteggiare l’epidemia da coronavirus imporrà per lungo tempo l’uso di mascherine e guanti a tutti i cittadini. Occorre che il governo Musumeci si faccia carico di un’attività di supervisione nelle forniture che garantisca a tutti i siciliani la possibilità di dotarsi dei dispositivi di protezione individuale. Per questa ragione chiedo che si avvii una distribuzione capillare delle mascherine in tutte le farmacie della regione che potranno venderle ad un prezzo predeterminato, fuori da qualsiasi speculazione”. Così in una nota Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Ars. “Si prospetta una fase in cui il distanziamento sociale, nell’uscita dal lockdown, sarà la regola per molti mesi – aggiunge -. È, dunque, un diritto di ciascuno potersi fornire di Dpi senza ritardi a garanzia della propria e dell’altrui salute. Nell’approvvigionamento controllato delle mascherine si tenga conto ovviamente degli stock da garantire senza soluzione di continuità a tutto il personale sanitario siciliano”. Lo Curto annuncia per la seduta del Parlamento di domani la presentazione di un’apposita mozione.

13.04 – Il Trapani Calcio dona tremila mascherine

12.11 – Musumeci: “Porti chiusi? Un decreto che fa acqua…”

12.02 – “Famiglie con bambini affetti da sindrome autistica abbandonate a loro stesse e che vedono vanificata la terapia fatta fino ad ora. Un dramma nel dramma: sono purtroppo molte le famiglie che in questi giorni di reclusione forzata in casa assistono impotenti alla sofferenza dei loro figli autistici che stanno vivendo una regressione notevole a seguito della chiusura dei centri specialistici. In un disturbo come l’autismo, assume un ruolo fondamentale la terapia ed è per questo che è necessario che il governo accolga questo appello e provveda con grande urgenza al sostegno delle famiglie coinvolte e a trovare soluzioni per riaprire, ovviamente in totale sicurezza, i centri di riabilitazione”. Lo dice Alessandro Pagano, vice capogruppo della lega alla Camera. “La vita in casa è difficile per ogni bambino e purtroppo diventa più complicata per bimbi affetti da autismo che necessitano di una terapia complessa – aggiunge – che deve essere praticata da personale esperto. Il rischio peggiore, ben più grave della malattia stessa, è minare il loro equilibrio psicofisico che è fondamentale per rimanere in salute. Giuseppe Conte piuttosto che proporre ‘soap opera’ a reti unificate spieghi a questi genitori la logica di aprire le cartolibrerie e non le strutture di riabilitazione, indispensabili per la salute dei figli disabili e di tutta la famiglia”.

11.45 – Undicesima vittima del focolaio scoppiato nella rsa di Villafrati


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