"35mila rientri, tamponi per i familiari"| Bagheria, contagiato un uomo - Live Sicilia

“35mila rientri, tamponi per i familiari”| Bagheria, contagiato un uomo

Nuovi casi anche a Catania, 45 in più nell'Isola. Ok al rimpatrio da Malta per 300 siciliani

CORONAVIRUS
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15 min di lettura

PALERMO – Un nuovo caso di Coronavirus è stato registrato a Bagheria. Si tratta di un uomo, di circa 40 anni, che non presenta sintomi gravi e che si trova ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo.

Questo ulteriore caso si aggiunge a quello risultato positivo nei giorni scorsi al dipartimento Rizzoli di Bagheria. Le persone che sono entrate a contatto con lui stanno già rispettando il protocollo della quarantena.

Il sindaco Filippo Tripoli ribadisce l’invito a limitare allo stretto necessario ogni spostamento, ricordando che sono attivi su tutto il territorio i controlli. “Abbiamo portato avanti un massiccio piano di sanificazione delle strade e degli uffici comunali di Bagheria. Voglio rinnovare l’invito ai cittadini a rimanere a casa. Un invito che viene anche dagli operatori delle Forze dell’Ordine che stanno facendo un ottimo ed instancabile lavoro. Dovete restare a casa anche per il rispetto che si deve a chi, come medici e infermieri, sono a rischio ogni minuto perché a casa non ci possono stare. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le forze di polizia e tutti gli operatori della sanità sull’interno territorio nazionale che ci stanno dimostrando cosa vuol dire essere una comunità e impegnarsi gli uni per gli altri a rischio della propria salute. Ma anche tutto il personale del Comune che con diligenza ogni giorno lavora per mantenere operativi i servizi essenziali.Il Comune ha infatti attivato una serie di numeri di cellulare per comunicare con gli uffici comunali che sono stati pubblicati sul sito dell’Ente. I sacrifici di tutti sono fondamentali”.

Il provvedimento su “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” è stato firmato questa notte dal presidente della Repubblica ed è composto da 127 articoli che confermano l’impianto anticipato nei giorni scorsi. Sono state necessarie 67 pagine della Gazzetta Ufficiale, è suddiviso in cinque maxi capitoli: misure di potenziamento del servizio sanitario; misure a sostegno del lavoro; misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario; misure fiscali a sostegno delle famiglie e delle imprese; ulteriori disposizioni.

Leggi tutte le misure previste dal decreto ‘Cura Italia’

Proseguono intanto i controlli e i sequestri sui dispositivi di sicurezza non a norma: a Catania, oggi, un nuovo maxi sequestro di mascherine. Presto, in Sicilia, sette aziende le produrranno. Il bollettino di oggi parla di 45 nuovi casi accertati di contagio nell’Isola. Le persone in terapia intensiva sono 29.

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FINE DELLA DIRETTA

20.15 – “Ai fini del contenimento del Coronavirus, i cittadini che arriveranno in aereo o in nave a Lampedusa o a Linosa, anche dalla Sicilia, dovranno osservare una quarantena domiciliare fiduciaria con divieto di spostamenti, viaggi e contatti interpersonali. Dovranno inoltre comunicare il loro arrivo al Comune, al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria ed al loro medico curante”. Lo prevede un’ordinanza del sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello. L’ordinanza impone inoltre che, in relazione ai mezzi di trasporto merci in arrivo nelle isole “le operazioni di carico e scarico dovranno essere effettuate nella sola area del porto, rispettando le misure di sicurezza sanitaria, da operatori muniti di dispositivi di protezione individuale”.

19.35 – “Sarebbe opportuno che si approntassero delle strutture dedicate esclusivamente alla quarantena per chi arriva da fuori Sicilia, in modo da garantire contemporaneamente gli opportuni controlli e la tutela dei loro familiari e di tutta la popolazione”. Lo dice il sindaco di Pozzallo (Rg), Roberto Ammatuna, riferendosi ai centosessantasette siciliani, di cui una decina di pozzallesi, che stanno per rientrare bordo di un catamarano proveniente da Malta, questa sera, dopo il via libera del presidente della Regione Siciliana. “Non siamo certamente contrari che i siciliani rientrino nelle loro residenze – afferma il sindaco – ma credo che in questo momento vadano prese misure eccezionali per il contenimento dell’epidemia da coronavirus”. “L’unico strumento valido alla diffusione del contagio – prosegue – al momento è la quarantena, purchè avvenga rispettando alla lettera i criteri previsti. Nonostante i rigidi controlli non è semplice verificare il periodo di due settimane di quarantena non solo di chi arriverà stasera ma anche dei familiari conviventi ed inoltre, non è nemmeno facile accertare se le abitazioni sono dotate degli spazi adatti ad ospitare con i criteri necessari l’intero nucleo familiare”.

18.37 – “Dopo le necessarie misure sanitarie ed economiche varate con il decreto ‘Cura Italia’, pubblicato ieri in Gazzetta, il Governo s’impegni a intervenire a sostegno dei Comuni”. Lo dice Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia. “Gli amministratori sono quotidianamente in prima linea per garantire l’applicazione delle ultime e straordinarie norme di contrasto alla pandemia da Covid-19 e si ritrovano quotidianamente a fronteggiare le gravi e innumerevoli difficoltà legate all’emergenza con poche risorse e piante organiche ridotte e inadeguate”, aggiunge. “Siamo consapevoli che la gravità e l’eccezionalità della situazione rende impossibile ipotizzare una reale stima dei danni economici di cui saranno vittime istituzioni e privati, ma la posta in gioco è veramente alta – conclude – e se i Comuni non riusciranno ad avere le risorse necessarie ad assicurare, almeno, i servizi essenziali come trasporto pubblico, assistenza sociale agli anziani ai disabili, pulizia e disinfezione delle strade, combattere l’emergenza sanitaria, di cui purtroppo siamo tutti vittime in questi giorni, diventerà impossibile”. Scarica Outlook per Android

17.40 – Le mascherine “due veli in tessuto non tessuto non sono dispositivi di protezione individuale ma possono essere impiegate per le esigenze di enti ed amministrazioni nell’ambito locale, ad esclusione del personale ospedaliero”. Lo afferma in una nota la Protezione Civile replicando al presidente della Sicilia Nello Musumeci. “Il Dipartimento – prosegue la nota – è da tempo e costantemente impegnato nella difficile ricerca di mascherine e dispositivi di protezione individuale. Azione, quest’ultima, che sin dall’inizio dell’emergenza è consentita anche alle stesse Regioni”. Tutto quello che viene acquistato dal Dipartimento “è prontamente trasferito ai territori cercando di soddisfare gli importanti fabbisogni rappresentati. Spetta poi alle autorità regionali – conclude il Dipartimento – distribuire quanto ricevuto in base alla tipologia del materiale e alle proprie necessità”. (ANSA).

15.50 – La diocesi di Cefalù ha donato 2 ventilatori polmonari per la terapia intensiva all’ospedale Giglio e 5000 mascherine per il personale sanitario. Altre 2000 sono state donate alle associazioni impegnate nel territorio della Diocesi per assistere i più deboli. “E’ un gesto straordinario – ha detto il presidente della fondazione Giglio Giovanni Albano – che ci emoziona e ci fa comprendere come l’unità di una comunità è la vera forza per vincere la sfida contro il Coronavirus. Mi sento di esprimere la nostra più profonda gratitudine, a nome dei sanitari e dei pazienti, al vescovo Marciante e all’intera diocesi di Cefalù. E’ questo un aiuto concreto che ci consentirà di assistere più pazienti”. “La prima lotta al virus – ha sottolineato monsignor Giuseppe Marciante – è la solidarietà. Il virus si sconfigge con la solidarietà: anche stare a casa è, oggi, un gesto di solidarietà”.

15.22 – La Procura di Catania eserciterà “rapidamente l’azione penale, nei casi meno gravi, mediante richiesta di decreto penale di condanna al pagamento dell’ammenda prevista dalla legge, mentre nei casi più gravi e di concorso con delitti, come quello di falsa autocertificazione o di delitto colposo contro la salute pubblica, si procederà con la tempestiva richiesta di più gravi provvedimenti”. E’ la linea indicata dal procuratore Carmelo Zuccaro al suo ufficio per l’aspetto penale riguardante il Coronavirus. “Pervengono a questa Procura in questi ultimi giorni – scrive in una nota Zuccaro – numerose informative redatte dalla Forze di Polizia nei confronti di persone denunciate per avere violato le vigenti disposizioni che vietano l’allontanamento da casa per ragioni diverse da quelle autorizzate. Nella consapevolezza che la stretta osservanza di tali divieti è di fondamentale importanza per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, basti pensare che il diffondersi di contagi per tali comportamenti imprudenti può ridurre la disponibilità di posti nelle strutture sanitarie già duramente messe alla prova, mettendo così a rischio la salute di tante persone incolpevoli – ho impartito disposizioni affinché i magistrati impegnati nel contrasto a tali reati, espletati gli ulteriori accertamenti quando necessario, esercitino rapidamente l’azione penale”. “Confido nel fatto – aggiunge il procuratore Zuccaro – che lo spirito di solidarietà e responsabilità che in questi momenti di emergenza deve ancor di più ispirare i nostri comportamenti sociali, unitamente alla deterrenza rappresentata dall’encomiabile attività posta in essere con grande impegno dal personale delle Forze di Polizia addetto ai controlli, impegno che non sarà vanificato dall’attività giudiziaria di questo Ufficio, possa consentire la più rapida uscita da questa emergenza”.

14.36 – La polizia municipale di Messina ha aperto un’indagine sul caso della comitiva di sciatori tornati da Madonna di Campiglio in Trentino passando per l’aeroporto di Bergamo. Tra loro due persone positive, tra le quali un medico. Adesso gli accertamenti puntano a identificare tutti le persone entrate in contatto con i soggetti positivi, a cominciare da chi con loro è andato in gita. In corso anche le indagini amministrative e penali, per verificare chi di loro ha rispettato l’obbligo, prescritto dal decreto, di auto segnalarsi e auto isolarsi, e chi invece non si è segnalato ed ha continuato ad uscire e lavorare regolarmente. Dalle prime indicazioni emerse pare che le comitive di messinesi che si sono dati appuntamento a Madonna di Campiglio tra fine febbraio e l’8 marzo siano state tre, rientrate a date scaglionate. Si tratterebbe di più di 100 persone. Nel frattempo accertato anche un caso positivo al centro neurolesi, dove parte del personale sanitario è stato messo in quarantena.

14.15 – Potranno rientrare in Sicilia i cittadini residenti o domiciliati nell’isola che attualmente si trovano a Malta. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo un colloquio telefonico con l’ambasciatore italiano a La Valletta, ha autorizzato il trasporto di massimo 300 persone che arriveranno su un catamarano merci nel porto di Pozzallo. Qui i passeggeri saranno sottoposti a controllo sanitario, dovranno compilare l’autocertificazione e recarsi in quarantena obbligatoria. Ieri, il permesso era stato negato perché il decreto del ministro dei Trasporti, che stabilisce limitazioni anche nei collegamenti marittimi da e verso la Sicilia, prevede eventuali deroghe solo per chi viaggia su navi che portano merci. L’ambasciata maltese ha chiarito stamane che sul catamarano, in partenza nelle prossime ore, ci sono anche derrate e quindi è stato possibile concedere l’autorizzazione.

14.10 – I carabinieri hanno accertato negli ultimi giorni diversi episodi di violazione delle regole anti coronavirus in provincia di Messina. A Patti, hanno controllato un gruppo di otto ragazzi, che si trovavano nel greto del torrente Provvidenza, a poca distanza del centro abitato. Alcuni stavano giocando con il pallone mentre gli altri erano raggruppati a chiacchierare senza rispettare le distanze di sicurezza raccomandate. A Capizzi, quattro giovani avevano allestito un barbecue in strada per cenare insieme. A Rometta, un giovane già noto alle forze dell’ordine aveva un’autocertificazione in cui era scritto che doveva assistere anziani parenti. In auto, però, i militari hanno trovato 32 grammi di stupefacenti in vari involucri, mentre il giovane aveva con sé 230 euro. E’ stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e false attestazioni a pubblico ufficiale oltre che per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

13.55 – L’Azienda ospedaliera Policlinico “G. Martino” di Messina comunica “che, al fine di razionalizzare ulteriormente le prestazioni alla luce dell’emergenza coronavirus e in seguito alla positività di un operatore sanitario registrata nei giorni scorsi, ha adottato i seguenti provvedimenti nelle UOC di Otorinolaringoiatria, Chirurgia plastica e Oftalmologia”. È stata compiuta la sanificazione dei locali e sono state ulteriormente ridotte le attività in questo momento non indispensabili e non connesse alle emergenze. Si precisa che le UOC restano comunque aperte e garantiscono in particolare tutte le attività salva-vita.

13.14 –  Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 3.294, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, invece, 282 campioni (45 più di ieri). Risultano ricoverati 129 pazienti (23 a Palermo, 58 a Catania, 13 a Messina, 2 ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 6 a Enna, 3 a Ragusa, 12 a Siracusa e 8 a Trapani) di cui 29 in terapia intensiva, mentre 138 sono in isolamento domiciliare, dodici sono guariti (sei a Palermo, due ad Agrigento e Messina, uno a Enna e Ragusa) e tre deceduti.

12.50 – Il Comitato “L’Ospedale di Lipari non si tocca” ha raccolto quasi 8 mila euro inviati anche da emigranti e villeggianti che saranno donati all’ospedale delle Eolie. I donatori sono stati 159. L’iniziativa, nata dietro lo stimolo di un gruppo di cittadini, e concretizzata dopo aver appurato i reali bisogni dell’ospedale, consultando il direttore sanitario Enzo Compagno, verrà finalizzata all’acquisto di materiali di protezione individuale per il personale medico. Le spese verranno dettagliatamente documentata in tutte le fasi. Il comitato ringrazia “la comunità eoliana, inclusi i tanti amici al di là del mare che, in un momento umano ed economico tanto difficile, hanno saputo dare prova di grande senso civico e straordinaria generosità”.

12.20 – Il traghetto “Lippi” della Siremar partito da Salina è stato bloccato nel porto di Milazzo a causa di un autotrasportatore di ortofrutta con febbre alta. Immediatamente è scattato l’allarme per verificare se il passeggero fosse stato contagiato dal coronavirus. E’ stato trasferito all’ospedale di Barcellona per accertamenti.

Leggi: “Un passeggero con la febbre, bloccato il traghetto per le Eolie”

12.00 – In Sicilia saranno effettuati i tamponi anche ai familiari delle persone rientrate nell’isola, e che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nella sua relazione al Parlamento siciliano. Razza ha riferito che “ieri si è riunito il comitato scientifico per valutare di allargare il campionamento a test con tampone faringeo a questa popolazione di cittadini che è rientrata in Sicilia: non ha senso farlo nell’immediatezza ma a sette giorni e poi a 14 giorni dal rientro”. “Questa azione di contrasto per eventuali contagi si potrà accompagnare a richiesta a queste persone di aderire a un protocollo per i propri familiari – ha proseguito l’assessore – Il comitato ha dato mandato al dipartimento per redigere le linee guida dell’isolamento domiciliare: se immaginiamo 35 mila persone rientrate in Sicilia dobbiamo immaginare un codice di comportamento per le loro famiglie”.

Leggi: in 35mila tornati in Sicilia, tamponi anche per i familiari

11.00 – L’appello del parlamentare regionale Pippo Gennuso ai deputati: “Rinunciare ad un mese di indennità per aiutare l’Asp di Siracusa”

Leggi: L’appello per aiutare i sanitari di Siracusa

10.30 – Nuovi casi di contagio a Catania, uno riguarda un dipendente della St Microelectronics. Ci sono anche due casi sospetti, si attendono gli esiti dei tamponi

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10.00 – “Per fortuna abbiamo qualcuno a Noto come il sindaco Corrado Bonfanti che ha saputo interpretare il Piano covid-19 dell’Azienda che non può che essere confermato”. Lo dice il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra. “Con la stessa logica degli altri ospedali della provincia, i 36 posti letto previsti all’ospedale Trigona di Noto saranno attivati man mano che se ne manifestasse la non auspicata necessità mentre sono in fase di attivazione, non appena arriva personale e attrezzature, due posti di terapia intensiva – aggiunge – E’ ovvio che per disposizioni nazionali e regionali alcune attività vengono sospese per potere andare incontro al contrasto della patologia più pericolosa. Il tutto nelle more della messa in funzione del primo piano della struttura. Del resto gli altri reparti del Trigona sono previsti dalla rete regionale che l’Azienda sanitaria non ha il potere né la volontà di modificare avendo già presentato il piano per l’assegnazione ai privati accreditati di parte dell’ospedale temporaneamente sospesa per l’emergenza in corso”.

9.00 – “Garantiamo a entrambe le isole l’approvvigionamento delle merci quotidiano”. Lo ha detto la ministra dei Trasporti Paola De Micheli a Agora su Rai3 sottolineando che “su questo, grazie allo straordinario lavoro degli uomini e delle donne della logistica, dei nostri camionisti che non si fermano mai continuiamo a approvvigionare le merci, alimentari e farmaci tutto il paese”. La ministra ha aggiunto che “Oggi usciranno le linee guida che ho concordato con i sindacati e le associazioni di categoria per la sicurezza di tutta la filiera della logistica, marittima, aerea e stradale, e su questo punto siamo riusciti a convincere i paesi europei e stranieri a dare accesso totale libero alle nostre merci perché si sono fidati della profondità e della qualità delle nostre scelte”.

 

PALERMO – Un nuovo caso di Coronavirus è stato registrato a Bagheria. Si tratta di un uomo, di circa 40 anni, che non presenta sintomi gravi e che si trova ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo.
Questo ulteriore caso si aggiunge a quello risultato positivo nei giorni scorsi al dipartimento Rizzoli di Bagheria. Le persone che sono entrate a contatto con lui stanno già rispettando il protocollo della quarantena.
Il sindaco Filippo Tripoli ribadisce il massimo rispetto delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus e invita a limitare allo stretto necessario ogni spostamento, ricordando che sono attivi su tutto il territorio i controlli. “Abbiamo portato avanti un massiccio piano di sanificazione delle strade e degli uffici comunali di Bagheria. Voglio rinnovare l’invito ai cittadini a rimanere a casa. Un invito che viene anche dagli operatori delle Forze dell’Ordine che stanno facendo un ottimo ed instancabile lavoro. Dovete restare a casa anche per il rispetto che si deve a chi, come medici e infermieri, sono a rischio ogni minuto perché a casa non ci possono stare. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le forze di polizia e tutti gli operatori della sanità sull’interno territorio nazionale che ci stanno dimostrando cosa vuol dire essere una comunità e impegnarsi gli uni per gli altri a rischio della propria salute. Ma anche tutto il personale del Comune che con diligenza ogni giorno lavora per mantenere operativi i servizi essenziali.Il Comune ha infatti attivato una serie di numeri di cellulare per comunicare con gli uffici comunali che sono stati pubblicati sul sito dell’Ente. I sacrifici di tutti sono fondamentali”.

«E’ essenziale – conclude Tripoli- «perché non aumentino i casi, rispettare tutte le regole imposte dal Governo e dal Ministero della sanità: uscite solo in casi indispensabili, fate attenzione quando comprate la spesa, preferite il domicilio, lavatevi le mani spessissimo e soprattutto restate a casa tutto il tempo necessario. Meglio ci comporteremo prima finirà questa situazione di emergenza.

I cittadini di Bagheria sappiano che devono restare distanti ma anche che non resteranno mai soli perché le Istituzioni ci sono. Auspichiamo che quanto prima arrivino anche le misure a sostegno di tutte le categorie colpite da questa crisi, e per quanto possibile studieremo delle misure anche a livello comunale.


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