“Altro disastro del Governo Musumeci. Non è stato in grado di preparare un bando per reclutare una minuscola parte del personale necessario a rimpolpare l’esiguo numero di agenti del Corpo forestale regionale che da anni è pesantemente sotto organico. La Corte costituzionale, con la sentenza del 28 luglio, ha certificato l’incostituzionalità della copertura finanziaria per l’espletamento del concorso degli agenti del Corpo forestale regionale. Tutto daccapo, dunque. Una vera occasione persa che certifica un fallimento dopo l’altro di questo governo, finalmente alle battute finali. La Sicilia non li rimpiangerà”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giampiero Trizzino.
“Neppure due mesi fa – spiega il deputato – presentavo insieme al già Comandante del Corpo forestale regionale, Michele Lonzi, una proposta legislativa di riforma dell’intero settore che, come tante altre, è rimasta nei cassetti del Parlamento regionale. Anche se non sarò più candidato, mi auguro ci possano essere deputati lungimiranti che la facciano propria, affinché veda la luce nella prossima Legislatura. La Sicilia merita un Corpo forestale che sia capace di assolvere alle numerose funzioni previste dalla legge, che non si esauriscono solo alla lotta agli incendi boschivi, ma si estendono al contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti e all’immissione di inquinanti nell’ambiente naturale, al taglio abusivo degli alberi, al bracconaggio od ancora alla speculazione edilizia. Tutte queste funzioni, in una parola, rappresentano la tutela del patrimonio faunistico e naturalistico e in una Regione come quella siciliana, con la più alta percentuale di territorio sottoposto a tutela ambientale, acquisiscono un valore ancora più importante” – conclude Trizzino.
“Il bando nasceva già male – spiega Michele Lonzi – stilato con tante imperfezioni, a partire dal non aver mai voluto considerare che non si trattava di assumere altro personale alla Regione Siciliana ma di integrare una pianta organica di un Corpo di polizia ambientale, distinta dalla pianta organica del restante personale. Non avendo mai seriamente pensato che la difesa dell’ambiente è un obbligo di legge e che quindi le necessarie spese vanno catalogate fra quelle indifferibili e quindi a ruolo fisso nelle previsioni di bilancio triennale”.
piccolo particolare insignificante (fa specie che un amministratore faccia una tal banale confusione):
i piromani non sono da condannare; sono malati, disturbati da curare e, grazie al cielo, sono pochissimi.
I delinquenti incendiari (tutt’altra cosa) sono invece tantissimi, con interessi, dunque malavitosi da condannare, magari cambiando le norme, a vita.
8.700 forestali stagionali che si occupano della “campagna antincendio”, cioè della “prevenzione”
ma siete sicuri,invece, che non sia in scadenza qualche contratto ai forestali…
Non c’è alcun contratto in scadenza. Sono operai assunti stagionalmente, ai quali vengono garantite le giornate in base alla loro fascia di garanzia occupazionale (78isti – 101isti – 151isti) che ci siano o meno gli incendi, le giornate le svolgono comunque, anno per anno in base ad una legge regionale (L.R. 14/2006).
Anni di disinformazione portano poi a questi errati ragionamenti.
quello che non hai scritto è che gli operai forestali operano SOLO nel demanio FORESTALE, non ovunque, ecco perchè bisogna fare una riforma seria della prevenzione antincendio, e una sarebbe appunto container di cogeneratori dove smaltire tutto il materiale legnoso e sviluppare energia elettica, ma tutto questo non interessa ai nostri politici, si strappano i capelli solo dopo che succedono i disastri, non sanno programmare il futuro e manco l’anno prossimo, stanno l ia vivacchiare, prendersi lo stipendio da onorevole, fare campagna elettorale promettere, promettere promettere e basta… p.s. i cosiddetti forestali hanno un età media di 60 anni, sono buoni solo per la pensione e basta….
Infatti. Tanta disinformazione e spesso malafede per creare scandalo e quindi audience e like sui social.
Se costoro prima di sparare baggianate si documentassero seriamente forse si eviterebbero di essere catalogati come i soliti “laureati su facebook” nonchè detentori della verità assoluta per sentito dire.
Se volete fare un servizio alla comunità, evitate di intervistare gli assessori, non hanno idea di cosa si stia parlando, ne è un esempio la campagna a base di droni e presunte assunzioni, i primi….non serviranno a nulla e sono costati 112.000 euro le seconde….sono solo promesse, la mobilità purtroppo non porterà benefici soprattutto alle periferie (palermo farà la parte del leone con il 65% circa del personale che rimarrà in provincia). Le verità, cercatele altrove, non chidete ne alla politica ne ai sindacati.
vabbè anche gli altri atti di interpello sono stati Negati all’uscita dei dipartimenti di provenienza, quindi cosa volete sperare?
M che accidenti di droni hanno preso? Saranno i soliti prodotti cinesi da qualche euro perché chi ha fatto il bando non aveva idea di cosa prendere. Le solite bestialità che provengono dagli uffici regionali
Dio creò la Sicilia e la fece la terra più bella del mondo disgraziatamente però poi creò i siciliani e vedi quello che ne uscito fuori.
Chi se la sente se la tenga.
Ma quale droni e droni, questi sono i soliti “truoni” di Cordaro e da dove provengono ogni lettore lo può ben immaginare
Il problema è il malgoverno regionale, non sono certo i siciliani o i comuni dell’isola.