Corruzione a Gela, chiesto rinvio a giudizio per 4 persone - Live Sicilia

Corruzione, chiesto il rinvio a giudizio| per quattro: c’è pure ex vice sindaco

Con lui un consigliere comunale e due imprenditori
NEL NISSENO
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GELA – La Procura di Gela, a conclusione di un’inchiesta avviata nel 2016, ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in corruzione, dell’allora vice sindaco, Simone Siciliano, del consigliere comunale Antonio Torrenti, e di due imprenditori, i fratelli Manuele e Angelo Mendola, dirigenti della squadra di calcio “Ssd Città di Gela”. Secondo l’accusa, Siciliano e Torrenti, impegnati nel tentativo di salvare le sorti della squadra di calcio locale in crisi dirigenziale, avrebbero ricevuto dai fratelli Mendola, titolari della “Sital Impianti” srl la somma di 160 mila euro per l’acquisizione del 40% delle quote societarie. In cambio avrebbero promesso l’aggiudicazione di appalti comunali, tra cui quello relativo alla manutenzione dei pali dell’illuminazione pubblica. Torrenti, consigliere del gruppo “Megafono” e dipendente dei Mendola, avrebbe fatto da intermediario per salvare il Gela Calcio dal fallimento, dato il suo stato di insolvenza. I Mendola rilevarono la squadra ma i rapporti tra loro e Siciliano si sarebbero deteriorati a tal punto da indurre uno dei due fratelli, Manuele, a schiaffeggiare il vice sindaco pubblicamente in un locale pubblico dove si erano incontrati casualmente il 16 ottobre del 2017. Probabilmente fu quell’episodio che indusse la Procura ad avviare le indagini che furono affidate ai carabinieri e ora sfociate nella richiesta al Gup di rinvio a giudizio dei 4 protagonisti (ANSA).


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