Corsa a sindaco di Palermo|E' bufera tra i berlusconiani - Live Sicilia

Corsa a sindaco di Palermo|E’ bufera tra i berlusconiani

le reazioni alla candidatura di Lagalla
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A otto mesi dalle elezioni comunali palermitane, il Pdl non sembra godere di un’ottima cera. Mentre continuano le lotte intestine per la successione a Cammarata, salgono le quotazioni per la candidatura di Roberto Lagalla. Vicino al Pid, da ex-assessore alla sanità di Cuffaro, e vicino ai vertici nazionali Pdl, il rettore dell’Ateneo di Palermo, è ormai ufficialmente in corsa per la candidatura a sindaco della città. Una candidatura che ha raccolto anche il consenso dei leader locali del partito. Ma anche una pillola che, ad alcuni, è letteralmente andata di traverso.

“Eletto quattro volte all’Ars, il più votato in Sicilia, più volte assessore regionale”. Nell’intervista riportata oggi dall’edizione locale di “Repubblica”, Francesco Scoma esprime tutte le sue perplessità su questa candidatura. Lui, che la sua l’aveva esternata diversi mesi fa esprime, da ex vice-sindaco, i dubbi di chi dice di aver capito “su cosa bisogna intervenire per migliorare l’amministrazione”. Lui, che non cerca lo scontro con il rettore, ma che non vuole rinunciare alle primarie, che definisce “un bel segnale di democrazia”.

“Alfano – ha detto Scoma – ha indicato pubblicamente l’obiettivo politico dell’innovazione e del coinvolgimento della base. Ha parlato chiaramente di primarie per la scelta dei candidati”. Di un Pdl aperto alle necessità e ai bisogni della società civile ha parlato invece il capogruppo all’Ars Leontini, ma anche anche Carlo Vizzini, senatore Pdl, altro candidato a primo cittadino.

Ma ai piani alti, sull’isola, il partito la pensa diversamente. Il presidente all’Ars, Francesco Cascio, definisce quella di Lagalla “un’ottima candidatura” che potrebbe anche rendere le primarie non indispensabili. Non si sbilancia il coordinatore del Pdl siciliano Giuseppe Castiglione: “Ancora non c’è un candidato”, dice, per non escludere i nomi degli altri in corsa, ma di certo Lagalla potrebbe ben aderire al nuovo progetto del partito sulla città. Mentre un “nome convincente”, potrebbe comunque portare ad accantonare le primarie secondo Alberto Campagna, presidente del consiglio comunale di Palermo.

Ma le decisioni definitive dovranno comunque giungere dai vertici e nessuno sembra pronto a controbatterle. “Ci mancherebbe – ha detto lo stesso Scoma – che non condividessi la linea del mio segretario nazionale o del presidente Schifani”.


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