Cortei Cgil e Gesip, presidiate |prefettura, Regione e Provincia - Live Sicilia

Cortei Cgil e Gesip, presidiate |prefettura, Regione e Provincia

Dalle 9.30 cortei a Palermo della Cgil e di Gesip. Il sindacato di Giovanna Camusso e una rappresentanza di manifestanti è stata ricevuta dal capo di gabinetto. I dipendenti delle Coop Sociali a Palazzo Comitini mentre gli studenti hanno assediato la stazione.

PALERMO – Palermo si prepara ad una nuova giornata di passione, fra scioperi, cortei e il traffico che potrebbe andare presto in tilt. Anche nel capoluogo siciliano, infatti, scenderà in piazza la Cgil che alle 9.30 sarà già in piazza Verdi, mentre la Gesip si ritroverà sempre alla stessa ora in piazza Pretoria.

Punti diversi e cortei diversificati, ma uniti in un unico coro di protesta in realtà assai variegato. L’organizzazione di Giovanna Camusso protesterà in tutta Italia, in concomitanza per la giornata di mobilitazione europea indetta dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati. Una manifestazione contro le politiche di austerithy, con quattro ore di sciopero, che interesserà tutte le città siciliane e italiane. A Palermo, in particolare, verranno allestiti dei gazebo per spiegare ai cittadini i motivi della protesta.

Ma la giornata si preannuncia caotica anche per la concomitanza di altre manifestazioni, come quella dell’Usb. “La politica ormai – si legge in una nota del sindacato di base – i soldi per garantire lavoro, salari, case o sussidi non li ha più. Non li hanno gli enti locali, non le amministrazioni, non le burocrazie pubbliche”. La manifestazione, che si snoderà verso Palazzo d’Orleans, chiederà servizi sociali gratuiti, il blocco degli sfratti, il reddito garantito per precari e disoccupati e lotta al carovita. Ma anche i lavoratori della Gesip si uniranno al corteo. “1800 lavoratori rischiano di perdere il loro posto di lavoro – dice Sandro Cardinale di Usb – e da mesi scendono in piazza tra tentativi di suicidio, blocchi stradali, scontri con gli agenti anti-sommossa. E il sindaco che fa? Dopo un’iniziale apparente gestione della situazione , proprio in mancanza di quel welfare clientelare spendibile per mettere toppe ad una situazione ingestibile per le istituzioni locali si trova in enorme difficolta’ e non ha ancora trovato una soluzione al problema dopo avere fatto del “caso Gesip” uno dei cavalli di battaglia in campagna elettorale”.

Una situazione, quella della società partecipata, che non è delle più felici e ha provocato più di un disagio nelle ultime settimane con gesti di protesta anche eclatanti che oggi potrebbero ripetersi, per la disperazione degli automobilisti che, nonostante un massiccio dispiegamento dei vigili urbani, rischiano un’altra giornata di code e rallentamenti.

Ore 11:06 – I dipendenti della Gesip stanno occupando corso Vittorio Emanuele, mentre il corteo dei sindacati si trova in via Roma.

Ore 11:26 – I manifestanti della partecipata del Comune sono arrivati a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Intanto il corteo della Cgil è quasi giunto di fronte alla prefettura, dove inizierà il secondo giorno di sit in.

Ore 11:47 – Di fronte Palazzo d’Orleans insieme ai dipendenti della Gesip ci sono anche Slai Cobas, Usb, i ragazzi dell’ex carcere, i precari del Policlinico e i dipendenti delle Cooperative sociali. Questi ultimi, tuttavia, si sono staccati dal corteo fermo di fronte alla presidenza e muovono alla volta di Palazzo Comitini, sede della Provincia. Sul fronte Cgil, invece, è iniziata l’assemblea davanti alla prefettura in attesa di un incontro con il prefetto.

Ore 12:00 – I dipendenti Gesip, in mancanza del presidente, saranno ricevuti alle 12:30 con il capo della segreteria tecnica di Crocetta, Stefano Polizzotto.

Ore 12:20 – Gli studenti hanno lasciato Piazza Indipendenza. Occuperanno la Stazione centrale.

Ore 13:27 – Rappresentanti di Cgil, Cobas, Amat, Ast e 118 sono stati ricevuti dal capo di gabinetto della prefettura, che dopo aver ascoltato le loro ragioni, ha fornito rassicurazioni, manifestando la volontà della prefettura di trovare una soluzione ai problemi posti dagli scioperanti.


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