PALERMO – “Basta morti sul lavoro“, è il grido di molti operai che hanno preso parte, questa mattina, allo sciopero che si è tenuto davanti la Prefettura di Palermo. Chiedono che quanto accaduto ieri a Casteldaccia, dove sono morti 5 operai, con un altro che è in gravi condizioni, non si verifichi più.
I lavoratori morti erano impiegati della Quadrifoglio Group, che lavorava per conto dell’Amap, società idrica partecipata dal Comune di Palermo, e uno era interinale dell’Amap stessa.
Ridulfo, Cigl: “L’ennesima tragedia“
“Questa tragedia, l’ennesima, non si può dire che sia causata dalla fatalità, è una tragedia calcolata. Sono il sistema economico e politico che determinano queste tragedie”, ha dichiarato Mario Ridulfo segretario generale Cgil Palermo presente allo sciopero.
“In un mercato del lavoro come quello palermitano, il lavoratore, quando è precario, è ricattabile e non può rifiutarsi di scendere in un pozzo o salire in un ponteggio“.
Lionti, Uil: “Chiediamo interventi da anni“
“Da anni chiediamo interventi veri contro gli incidenti sul lavoro. Ieri cinque morti, l’altro ieri un morto a Floridia, per non parlare degli altri morti. Sono omicidi non sono incidenti“ dichiara Luisella Lionti segretaria Uil Sicilia.
“Chiediamo un tavolo permanente sulla salute e che gli ispettori controllino. Le aziende che non rispettano le regole devono chiudere, bisogna premiare chi le rispetta. Registriamo la consapevolezza che molti lavoratori non lavorano in modo sicuro. Chiediamo – ha concluso Lionti – un tavolo della salute perché quando si parla della sicurezza è un tema che interessa tutti“.
La Piana, Cisl: “La sicurezza non deve essere un costo“
“Ci auguriamo che il sesto operaio, che sta lottando, si possa salvare. Mandiamo un forte abbraccio alle famiglie che hanno perso i loro cari“ a dichiararlo è Leonardo La Piana, segretario Cisl Palermo-Trapani.
“Gli inquirenti chiariranno quanto necessario. Di fatto, esiste un problema complessivo del mondo del lavoro. È importante che ci sia la consapevolezza, da parte delle aziende – ha aggiunto La Piana -, che la sicurezza non è un costo ma un investimento e soprattuto che le persone devono essere formate per quello che fanno“.
“Non è la prima volta che veniamo qui a dire basta morti sul lavoro – dichiara Andrea Brusca operaio presente allo sciopero -. Le autorità competenti sembrano sorde, fanno pura demagogia e i morti continuano ad esserci. Ora è arrivato il momento, dopo questi cinque padri di famiglia che non sono tornati a casa, di dire basta. Non se ne può più, non è giusto morire sul lavoro“.